Alemanno su Marra: "Era fuori dalle righe, lo allontanai perché non mi fidavo"

Alemanno su Marra: "Era fuori dalle righe, lo allontanai perché non mi fidavo"

di Sofia Unica
«Marra? Era un mio collaboratore ma ci ho rotto nel 2009, quando ho capito che era uno fuori dalle righe». Così, ai microfoni di Un Giorno da Pecora, su Rai Radio1, Gianni Alemanno, ex sindaco di Roma dove spiega: «Era uno che voleva arrivare dappertutto». 

Quale fu l'episodio per cui fu allontanato? «Lui stava al dipartimento politiche abitative. E li iniziò a fare esposti e denunce contro tutti. Alcuni erano giusti, ma lui sparava a 360 gradi e non si capiva nulla. E poi, ad un certo punto, lui mi disse che voleva venire nell'ufficio del Sindaco, facendo il capo o il vice capo di Gabinetto». La risposta? «Che non era possibile. Lui la prese male e se ne andò. Marra è una specie di bomba, si mette li e fa cinquantamila cose: ha due lauree, pilota gli elicotteri, era ufficiale della Finanza e se ne è andato...». 

Alemanno fa una riflessione anche sulla gestione Raggi: «Non supera il 2017», dice l'ex sinfaco. Anche sulla nomina del fratello di Marra Alemanno non ha dubbi: «Un sindaco di Roma firma tantissime carte e sta in mezzo a cinquemila cose. Può accadere che firmi una cosa o avvalli una cosa senza rendersene nemmeno conto. Può darsi pure che la Raggi non c'entri nulla e si sia semplicemente trovata in mezzo a questa storia». Vista la situazione in cui si trova, le fa un pò tenerezza la sindaca Raggi? «Si, obiettivamente il peso mediatico che deve sostenere è molto elevato», ha concluso a Un Giorno da Pecora Alemanno.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 10 Febbraio 2017, 09:45
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