Fondi illeciti, chiesto il rinvio a giudizio
per Alemanno e altri otto indagati

Fondi illeciti, chiesto il rinvio a giudizio ​per Alemanno e altri otto indagati

di Davide Manlio Ruffolo
La Procura di Roma ha chiesto di rinvio a giudizio per l'ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno, per un presunto finanziamento illecito avvenuto nel 2010. La stessa richiesta stata avanzata per altri 8 indagati fra cui Fabio Ulissi (podologo e stretto collaboratore di Alemanno) e Giuseppe Verardi (ex manager della Accenture).





Gli altri, tutti manager e funzionari delle società coinvolte, sono: Luca Ceriani, Francesco Gadaleta, Roberto Sciortino, Massimo Alfonsi, Sharon Di Nepi e Angelo Italiano.



La vicenda risalirebbe al 2010 a seguito di una denuncia da parte della società di consulenza Accenture, collaborante con il comune di Roma, che, a seguito di un'indagine interna, avrebbe scoperto un giro di false fatturazioni pari a 30 mila euro. Tali fatture, raccontano gli inquirenti, sarebbero servite a finanziare un falso sondaggio sulla qualità dei servizi scolastici, dietro al quale si sarebbe celata “un'operazione di marketing politico” in favore dell'ex presidente della regione Lazio, Renata Polverini, e della sua lista nella quale figurava Isabella Rauti, moglie dell'ex sindaco.



La Polverini, oggi deputato FI, venne indagata e, successivamente, la sua posizione venne archiviata. Secondo il Gip Costantino De Robbio, come riportato nella sua ordinanza, Alemanno sarebbe stato “il regista dell'operazione” perché lui stesso "ha contattato la società Accenture ed ha commissionato un'attività di sondaggio senza pagarne il corrispettivo e lucrando dunque in favore del gruppo politico di appartenenza".
Ultimo aggiornamento: Giovedì 11 Settembre 2014, 10:41
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