Milano, primo giorno di ronde a Porta Venezia.
Pisapia: "Illegittime, c'è il presidio fisso di polizia"

Milano, primo giorno di ronde a Porta Venezia. ​Pisapia: "Illegittime, c'è il presidio fisso di polizia"
Sbarcano alle 20, a Porta Venezia, le ronde dell'associazione Asscomm. Parte - salvo divieti formali - il primo “turno”, nonostante la bocciatura di Palazzo Marino e della Prefettura, e l'annuncio di una presenza costante della polizia per contrastare gli accampamenti degli immigrati eritrei.





«Le ronde, come spesso ribadito dalla Corte Costituzionale, sono illegittime - dichiara il sindaco Giuliano Pisapia - oltre a non aver mai sortito effetti positivo. È positivo, invece, il presidio fisso deciso da Questore e Prefetto nelle aree dove bivaccano gli eritrei, cercando di evitare che sia rovinata la città, dando assistenza ma chiedendo il rispetto delle regole di una società civile». Il presidente di Asscomm, Luca Longo, tira dritto, parlando di «120 persone che si sono messe a disposizione»: «È un'attività di controllo del vicinato in ausilio alle forze dell'ordine, perché il piano sicurezza è un flop. Raccoglieremo le segnalazioni e cercheremo di capire chi sono gli eritrei».



Squadre di quattro persone cammineranno con pettorina bianca e fischietto, affiancati da una moto e un auto. Il no arriva anche dalla Prefettura, dove ieri si è svolto un vertice: «Le norme vigenti consentono forme di collaborazione da parte di associazioni iscritte in un elenco, dopo la verifica di determinati requisiti». Sbotta anche Renato Sacristani, presidente consiglio di Zona 3: «I giustizieri della notte restino nei film americani». E stasera la polizia dovrà assicurarsi che non accadano disordini.



Gli improvvisati pattugliamenti raccolgono il sì del centrodestra. Riccardo De Corato (FdI) vi parteciperà; idem il capogruppo della Lega, Alessandro Morelli: «Partono le ronde e noi le affianchiamo. Pisapia venga con noi». E Longo attacca il Comune per «non aver coinvolto la Croce Rossa Italiana (Cri) nell'emergenza profughi». Accusa rispedita al mittente: «Costanti contatti con la Cri».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 17 Luglio 2014, 11:05
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