I boss dell'Ndrangheta volevano gestire il catering del Milan allo stadio: in 57 a giudizio

I boss dell'Ndrangheta volevano gestire il catering del Milan allo stadio: in 57 a giudizio

di Benedetta Dalla Rovere
Controllavano in maniera capillare la zona di piazza Prealpi e viale Certosa, diventata negli anni territorio della cosca. Si occupavano anche del catering durante le partite del Milan a San Siro. Il 16 dicembre i carabinieri hanno arrestato 57 persone, accusate di far parte del clan di Reggio Calbaria Libri-De Stefano-Tegano.





I pm Marcello Tatangelo e Paola Biondolillo, titolari dell’inchiesta assieme al procuratore aggiunto Ilda Boccassini, hanno chiesto per tutti il giudizio immediato, che prevede la possibilità di andare direttamente a processo saltando l’udienza preliminare.



A finire in manette, tra gli altri, Giulio Martino, presunto capo responsabile della cosca in Lombardia e i fratelli Domenico e Vincenzo. Tra gli arrestati, anche il carabiniere del Nucleo tutela del lavoro Carlo Milesi, l’ex poliziotto Marco Johnson e Carlo Sala, noto imprenditore nel settore della ristorazione. Poprio Sala, interrogato in incidente probatorio, ha ammesso di essersi aggiudicato il servizio di catering durante le partite del Milan per la stagione 2014–2015 grazie a una società ormai fallita.



Per convincere i vertici del club rossonero, aveva anche screditato la società concorrente. Due indagati mancano ancora all’appello: uno è latitante, mentre l’altro è detenuto in Svizzera in attesa di estradizione. Si tratta di Franco Longo, che aveva messo la sua attività di «cambia valuta» a disposizione dell’organizzazione. Adesso Longo è indagato anche Oltralpe per riciclaggio. Inchiesta che ha portato l’autorità giudiziaria elvetica, dopo una segnalazione dei pm milanesi, a sequestrare a Chiasso un palazzo, sede di una banca, acquistato per 3 milioni e 300 mila franchi svizzeri da Longo, Domenico Martino e da un professionista. Ora toccherà al gip Gennaro Mastrangelo decidere se mandare i 57 indagati direttamente a processo.
Ultimo aggiornamento: Martedì 10 Marzo 2015, 10:01
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