Morto durante l'arresto: ​assolti i quattro poliziotti.
Lacrime della figlia in aula: "Oggi ha perso l'Italia"

Morto durante l'arresto: ​assolti i quattro poliziotti. Lacrime della figlia in aula: "Oggi ha perso l'Italia"
MILANO - La Corte d'Assise di Milano ha

assolto i 4 poliziotti imputati di omicidio preterintenzionale in relazione alla morte di Michele Ferrulli, deceduto il 30 giugno del 2011 nel capoluogo lombardo mentre gli agenti lo stavano ammanettando.





LE LACRIME DELLA FIGLIA

Domenica Ferrulli, la figlia di Michele Ferrulli, morto il 30 giugno del 2011 a Milano mentre 4 agenti lo stavano ammanettando, si è messa a piangere dopo che i giudici della corte d'assise del capoluogo lombardo hanno letto la sentenza di assoluzione per i 4 poliziotti imputati. La donna ha abbracciato Lucia Uva, la sorella di Giuseppe, morto nel giugno del 2008 in ospedale dopo essere stato portato alla caserma dei carabinieri a Varese. Anche Lucia Uva ha pianto.

»Oggi non ho perso solo io, ma ha perso l'Italia«. Così Domenica Ferrulli, figlia di Michele, il manovale di 51 anni morto nel 2011 mentre quattro agenti lo stavano ammanettando, ha commentato l'assoluzione dei quattro poliziotti. »È inammissibile - ha aggiunto - che si siano fatti anni di processo per arrivare a dire che i quattro agenti sono innocenti«. La donna ha spiegato di »non aver più fiducia nella giustizia italiana«, ma ha anche detto che la sua »lotta per la verità andrà avanti«.



GLI AGENTI «I nostri assistiti sono soddisfatti, ma non sorpresi perchè sanno di aver agito correttamente». Lo ha spiegato l'avvocato Paolo Siniscalchi, uno dei legali dei quattro agenti assolti oggi dall'accusa di omicidio preterintenzionale in relazione alla morte di Michele Ferrulli, l'uomo di 51 anni deceduto il 30 giugno del 2011 a Milano, mentre veniva ammanettato. Alla lettura del dispositivo erano presenti in aula amici e parenti di Ferrulli, oltre alla figlia Domenica e a Lucia Uva, sorella di Giuseppe Uva. C'erano anche numerosi colleghi degli imputati. Tutti hanno accolto la sentenza della Corte d'Assise di Milano con compostezza. «Penso che sia arrivato il momento di smetterla di attaccare in modo indiscriminato la Polizia - ha spiegato l'altro legale, l'avvocato Massimo Pelliciotta - questa sentenza di piena assoluzione è un esempio, perchè dimostra la validità del detto 'male non fare paura non averè. I poliziotti - ha concluso - non devono avere paura se si comportano bene».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 4 Luglio 2014, 09:22
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