Battelli sui Navigli, sogno possibile ma costoso:
"Servono 406 milioni di euro"

Battelli sui Navigli, sogno possibile ma costoso: ​"Servono 406 milioni di euro"

di Simona Romanò
In battello nel centro di Milano: il sogno di riaprire i Navigli costa 406 milioni di euro, a fronte - secondo le stime - di 800 milioni di benefici per la città, compreso il boom delle attività commerciali e del turismo.





Riportare alla luce i canali chiusi, rendendoli navigabili, non è più un miraggio, ma un proposta realizzabile, anche se ambiziosa. A concretizzarla è lo studio di fattibilità - 900 pagine - del Politecnico, che oggi alle 20,30 sarà presentato alla cittadinanza nella sede della Confcommercio in corso Venezia: si vuole scoperchiare gli otto chilometri da Cassina de' Pomm in via Melchiorre Gioia alla Darsena, passando per via San Marco, nel cuore di Brera e la Cerchia dei Bastioni. E così avremmo la Venezia lombarda.



I tecnici ci credono: le gallerie del metrò e gli scavi della M4 non intralciano; affrontati anche gli aspetti idraulici, idrogeologici e viabilistici, ma resta il nodo dei finanziamenti. «Da verificare le compatibilità economiche» ammette l'assessore ai Lavori Pubblici Carmela Rozza. E si dovrebbe accettare di essere in balia dei cantieri per anni.



Il suggestivo progetto prevede di riattivare il sistema dei canali, collegando il Naviglio Martesana con il Naviglio Grande e quello Pavese. L'acqua tornerebbe a scorrere e sarebbero navigabili per 12 chilometri, ma solo per il trasporto turistico: i battelli impiegherebbero 2 ore e 20 minuti per un tour da Cassina de' Pomm alla conca di Viarenna. Una sfida nata da quasi 490mila «sì» al referendum del 2011, promosso dal comitato ambientalista MilanoSiMuove.



Oggi, dopo 4 anni, ci sono i primi disegni. A preoccupare sono costi e tempi non quantificabili. «La popolarità della proposta impongono però di non far marcire lo studio nei cassetti», sprona il radicale Marco Cappato, di MilanoSiMuove. A dargli man forte è l'associazione Riaprire i Navigli di Roberto Biscardini, che a febbraio ha lanciato la colletta popolare: «Aziende e cittadini potrebbero fare un dono». Parte del tesoretto di 406 milioni potrebbe arrivare dalle donazioni.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 22 Giugno 2015, 09:08
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