Metro, l'apertura anticipata costa tre milioni ma si può fare

Metro, l'apertura anticipata costa tre milioni ma si può fare

di Simona Romanò
Il metrò si sveglia all’alba. Atm auspica di anticipare i primi viaggi di circa mezz’ora entro fine anno per un costo complessivo, fra costi del personale e questioni tecniche, di 3 milioni 683mila euro all’anno (non i 6 milioni ipotizzati inizialmente).

I convogli partiranno alle 5.30 anziché alle 6 da tutti i capolinea, andando incontro ai lavoratori dell’alba. Tutto è pronto, manca solo la firma sull’accordo raggiunto con i sindacati. A ufficializzare il cambio di orologio, voluto dal sindaco Giuseppe Sala, è stato il presidente di Atm Bruno Rota, ieri in commissione congiunta Mobilità e Partecipate: «Aumentando l’orario, sarà necessario assumere personale. Con il sindacato stiamo discutendo dell’assunzione di una ventina di persone». Il piano è stato studiato a tavolino perché significa riorganizzare anche gli incroci nelle stazioni di interscambio.

La rivoluzione coinvolgerà l’intera rete con orari diversi da linea a linea. Qualche esempio: da Molino Dorino si parte alle 5,40; da Bisceglie alle 5,50; da Rogoredo alle 5,50. Soddisfatto l’assessore alla Mobilità Marco Granelli: «C’è un ampliamento al mattino della domanda e ci pare importante rispondere. Qualche migliaio di utenti in più». A essere facilitati anche i pendolari dell’hinterland: «Coloro che hanno necessità di partire prima da casa per arrivare in tempo in ufficio potranno sceglie di usare i mezzi pubblici, aiutandoci a diminuire le auto», ha spiegato Granelli.

Atm si è super organizzata. Però fa fatica a fronteggiare i finti allarmi bomba che, dopo gli attentati in Francia, scattano appena si ritrova uno zainetto incustodito: 75 negli ultimi 4 mesi le interruzioni del servizio per il ritrovamento di un pacco. «Non è il sintomo di carenza di controlli, perché si tratta solo di zaini dimenticati. Forse in altre città ci sono studenti più intelligenti», ha ironizzato Rota, che ha annunciato nuovi cartelli «per far ricordare di non abbandonare oggetti».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 19 Ottobre 2016, 09:25