Sono entrati in casa di un mio connazionale, un marocchino che vive con la moglie e la figlia, dicendo che erano della polizia, e poi li hanno minacciati con una pistola perché lui diceva di non avere soldi.
Allora hanno puntato la pistola alla tempia della bambina e lui ha tirato fuori da un cassetto 700 euro, tutti i suoi risparmi». A raccontare l'episodio, nel quartiere arabo di San Siro, a Milano, è di una marocchina che vive in via Preneste. Si tratterebbe dell'episodio più cruento tra quelli avvenuti la scorsa settimana nel cosiddetto 'suk' di San Siro, la zona di case Aler che piazzale Segesta, a Milano, divide da quella 'benè di palazzine e ville di lusso del quartiere residenziale. Ora c'è paura, nella comunità, dove il passaparola ha fatto emergere le rapine ravvicinate, ma non è chiaro se queste siano state denunciate alle forze dell'ordine. «Sono stati dei finti poliziotti - prosegue - sono già venuti altre volte. A mia mamma hanno sfondato la porta perché lei non capisce bene l'italiano e non apriva nemmeno se questi urlavano 'polizià».
Ultimo aggiornamento: Martedì 29 Marzo 2016, 14:09
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