Valanga sulle Alpi nel cuneese: morto uno sciatore, ferito l'amico

Valanga sulle Alpi nel cuneese: morto uno sciatore, ferito l'amico
Ancora una valanga sulle Alpi Cuneesi, la seconda nell'arco di 24 ore, e un'altra vittima. Si aggrava il bilancio degli incidenti in montagna, che dalla fine di novembre ad oggi hanno causato già dieci vittime in Piemonte. L'ultima questa mattina a Vernante, ancora in Val Vermenagna, non lontano dal luogo in cui ieri è morto uno sci alpinista francese di 35 anni.

La slavina di oggi si è staccata sotto il monte Pianard, al fondo della valle di Palanfrè, ed ha coinvolto quattro sciatori, uno dei quali è rimasto ferito. A dare l'allarme sono stati alcuni escursionisti e l'elicottero del 118, decollato dall'aeroporto di Levaldigi, ha subito provveduto a portare in quota i tecnici del soccorso alpino della stazione di Limone e i colleghi della guardia di finanza. Due sci alpinisti sono stati travolti parzialmente dalla valanga, risultando illesi, mentre un terzo è stato sommerso ma recuperato dai compagni; nell'incidente ha riportato alcune fratture agli arti inferiori.

Nonostante indossasse l'Arva, per il quarto sci alpinista non c'è stato nulla da fare: la valanga lo ha trascinato in un canalone a valle ed è rimasto sepolto sotto la neve per due ore. «Lo strato consolidato di neve su cui si sono posate le nevicate recenti crea un piano di scivolamento estremamente insidioso», spiega Luca Giaj Arcota, presidente del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese.

Il rischio valanghe sull'arco Alpino è marcato, livello 3 su 5, e resterà tale anche nei prossimi giorni. «L'innalzamento delle temperature rende i pendii esposti ulteriormente instabili - conclude Giaj Arcota -. Siccome da un punto di vista meteorologico queste condizioni dovrebbero mantenersi tali fin verso la fine dell'anno, raccomandiamo la massima prudenza a tutti coloro che intendono affrontare percorsi fuoripista in queste giornate di festa».
Ultimo aggiornamento: Sabato 24 Dicembre 2016, 18:23
© RIPRODUZIONE RISERVATA