Alle giostre con il fratello minore, picchiati
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Alle giostre con il fratello minore, picchiati a sangue da un branco di 30 ragazzini
San Giorgio a Cremano. Serata di terrore alle giostre di via Manzoni: due giovani sono stati assaliti da un «branco» di una trentina di ragazzini che non avevano mai visto prima e mandati all’ospedale con lesioni guaribili nel giro di qualche settimana.







I due fratelli di 26 e 17 anni, residenti a San Giorgio, avevano deciso di fare qualche giro sui giochi che, annualmente e per qualche settimana, vengono installati nel campo di cupa San Michele, dove negli ultimi mesi si è svolto il mercato settimanale. Mentre si divertivano, seduti fianco a fianco, su una delle giostre, il più grande dei due è stato raggiunto da uno sputo e da un pugno alla nuca dai giovani che erano seduti dietro di loro.



Scesi a terra, il ragazzo ha chiesto conto di quanto accaduto ma nel giro di qualche attimo lui ed il fratello minorenne sono stati accerchiati ed è cominciato un vero e proprio massacro senza alcun motivo. «Siamo stati attaccati alle spalle da un gruppo di oltre trenta ragazzini di circa 16–18 anni con cinture, bottiglie, mazze di ferro, e colpiti senza ritegno da persone disumane, il cui scopo era quello di fare del male il più possibile» racconta A.O., il più grande dei due. Qualcuno ha parlato di rissa ma io posso assicurare che io e mio fratello non abbiamo alzato un dito se non per difenderci e limitare i danni. Abbiamo potuto fare ben poco: io ho riportato una ferita dietro la nuca, da cui mi è stato estratto un corpo estraneo di metallo, probabilmente il gancio di una cintura. Mio fratello ha avuto la peggio: ferita alla testa suturata con tre punti e la mano sinistra fratturata».



I due sono stati condotti all’ospedale Villa Betania a Ponticelli, dove sono stati medicati. Per dimostrare quanto accaduto hanno anche postato le foto delle ferite su Facebook. «I medici erano sconvolti – continua A. O. – ma ci hanno assistito nel migliore dei modi. Nessuno poteva credere a quello che era successo, neanche la polizia, quando gli agenti sono giunti sul luogo dopo numerose telefonate».



Non è la prima volta che le giostre di via Manzoni sono teatro di risse e di episodi di violenza, anche a causa del fatto che sono frequentate da molti balordi provenienti dalla periferie napoletane «in trasferta» a San Giorgio, come hanno potuto appurare in più occasioni le stesse forze dell’ordine. Quando gli agenti sono arrivati sul posto, comunque, gli aggressori non c’erano già più, fuggiti subito dopo aver terminato il loro vergognoso assalto a due ragazzi che non avevano loro fatto nulla di male.

A.O. racconta, poi, quanto sia stato doloroso il ritorno a casa.











«Ringrazio Dio per essere vivo, di essere tornato a casa con mio fratello che adesso ha anche paura ad andare a scuola. Il mio rammarico più grande non è quello di non aver picchiato più forte, ma semplicemente di non essere stato in grado di difendere mio fratello. Erano troppi, pieni di cattiveria e di odio». Il giovane lancia anche un messaggio ai suoi aggressori: «Saranno sicuramente fieri di essere diventati famosi per aver picchiato un ragazzo di 26 anni che nella sua vita non ha fatto altro che studiare per raggiungere quello che ha sempre desiderato, giocare a calcio e circondarsi di amici che gli vogliono bene, insieme ad un fratello che ha 17 anni e si sta appena affacciando al mondo. Siate fieri di quello che avete fatto, perché questo sicuramente dimostra quanto siete forti e coraggiosi».



michele ippolito
Ultimo aggiornamento: Martedì 28 Ottobre 2014, 19:37