Raggi e Grillo, stretta su rom e migranti. Pizzarotti: "Solo belle parole, ma dietro..."

Sicurezza e legalità. Sono questi i temi su cui puntano i 5 stelle per risollevare le sorti di Roma e, con lei, quelle del Movimento stesso. Ufficialmente tutti negano, ma molti grillini vedono nella «palude romana» una delle principali cause del pessimo risultato del M5s alle amministrative. Tanto che il sindaco Raggi si è dovuta difendere: «Non date la colpa a me».

Fatto sta che nell'indice di gradimento dei sindaci, ad un anno esatto dall'elezione, Virginia Raggi sembra aver perso gran parte del vasto consenso che l'aveva portata in Campidoglio. Per correre ai ripari la ricetta del Movimento è frenare l'afflusso dei migranti, eliminare i campi rom e contrastare l'attività dei mendicanti. In una lettera inviata al prefetto Paola Basilone Virginia Raggi ha chiesto al Ministero dell'Interno «una moratoria sui nuovi arrivi» di migranti in città. «Trovo impossibile e rischioso scrive il sindaco - ipotizzare ulteriori strutture di accoglienza, peraltro di rilevante impatto e consistenza numerica sul territorio comunale».

Pochi giorni fa invece il primo cittadino aveva presentato il piano per superare i campi rom. Beppe Grillo prova a spingere l'azione della sindaca. «Chiusura dei campi rom, censimento di tutte le aree abusive e tendopoli scrive sul blog - Chi si dichiara senza reddito e gira con auto di lusso è fuori. Chi chiede soldi in metropolitana, magari con minorenni al seguito, è fuori».

Mettere in pratica le promesse sarà difficile, anche perchè la Ue ha chiesto all'Italia maggiori sforzi per assicurare il ricollocamento di tutti i richiedenti asilo. Federico Pizzarotti, cacciato dal Movimento ma arrivato al ballottaggio a Parma, fa previsioni fosche sul futuro dei 5 stelle: «Quando la gente si renderà conto di cosa c'è dietro le belle parole dette in televisione, le cose cambieranno». 

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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 14 Giugno 2017, 09:30
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