Raffaella, uccisa a Perugia: i funerali a Brindisi.
Il figlioletto: "Zio, salutami tu la mamma" -Foto

Raffaella, uccisa a Perugia: i funerali a Brindisi. Il figlioletto: "Zio, salutami tu la mamma"

di Roberta DEL PRETE
«Zio salutami tu la mamma». Sono le parole che il figlioletto di Raffaella Presta, la donna uccisa a colpi di fucile dal marito, ha voluto affidare allo zio per fare il suo ultimo saluto alla madre. Si sono svolti ieri pomeriggio alle 15 le esequie di Raffaella Presta nella chiesa di San Luigi. A dover trovare parole di conforto per i suoi familiari è stato il vescovo di Brindisi Domenico Caliandro. La chiesa gremita. Un applauso scrosciante ha accolto la bara bianca della giovane donna uccisa con una ferocia inaudita dal marito a colpi di fucile. Delitto avvenuto a Perugia, dove la coppia viveva da diversi anni. Presenti al funerale i vertici provinciali dell’arma dei carabinieri, l’amministrazione comunale e la polizia municipale oltre a tantissimi amici e parenti che hanno voluto dare l’ultimo saluto alla professionista.

«Dinanzi a questo delitto così efferato e assurdo – afferma il vescovo durante l’omelia – di una mamma buona e timorata di Dio non ci resta che fare silenzio. È la prima cosa perché solo in questo modo possiamo condividere il dolore della famiglia e di tanti amici. Dopo questo silenzio e questa vicinanza vogliamo chiedere alla Parola di Dio di illuminarci. Durante la lettura del Vangelo ho chiesto al Signore di abbracciarvi, di consolarvi perché solo la parola attutisce quelle sofferenze».

Il vescovo ha cercato di utilizzare le parole più consone per dare conforto alla famiglia affinché il dolore che essi hanno provato per la tragica fine della loro cara possa in qualche modo essere lenito.
A causa della presenza copiosa della gente, che ha seguito il rito funebre con le lacrime agli occhi e in un silenzio mesto, anche all’esterno della chiesa sono state predisposte delle sedie e delle casse affinché tutti potessero ascoltare la celebrazione. «Dinanzi ad un sentimento di ira e di collera lasciamo che il Signore ci parli perché il giusto è nelle mani di Dio. È nelle mani di Dio che affidiamo Raffaella e il dolore di tutti i suoi cari».

Parole forti che hanno cercato di motivare il tragico gesto che quell’uomo, il marito di Raffaella, il compagno di una vita e padre di suo figlio, ha compiuto distruggendo l’esistenza non solo della sua donna ma anche del piccolo che ieri ha voluto affidare allo zio l’ultimo saluto per sua madre. Quel saluto ha commosso tutta la chiesa, ma soprattutto i cari della vittima che da adesso in poi dovranno provvedere al figlio di Raffaella e spiegargli con i dovuti tempi cosa è successo alla mamma.

Doriana, la sorella gemella della vittima, ha voluto ringraziare i carabinieri, l’amministrazione comunale, la cittadinanza, gli amici di Raffaella e tutti coloro che hanno fatto sentire la vicinanza. Alla fine della celebrazione la salma della giovane è stata salutata da un altro forte applauso ed è stata accompagnata da un lunghissimo corteo al cimitero di San Donaci dove stamani sarà sepolta.

Prima di giungere al cimitero una sosta è stata fatta anche presso l’abitazione dei genitori dove la 40enne era vissuta durante la sua infanzia e la sua adolescenza. Quella casa che l’avrebbe accolta anche questo Natale, dove avrebbe scartato i regali con il suo piccolo.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 2 Dicembre 2015, 12:41
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