Prof incapace, voti a casaccio e flop all'esame:
"Così l'abbiamo licenziato"

Prof incapace, voti a casaccio e flop all'esame: "Così l'abbiamo licenziato"

di Mauro Favaro
MONTEBELLUNA (TREVISO) - Il professore di ruolo licenziato dall'istituto Einaudi-Scarpa non conosceva la propria materia di insegnamento.





Tanto da non passare il test di verifica studiato dall'ufficio scolastico regionale. È questa l'accusa che sta alla base del benservito per incapacità professionale datogli da Gianni Maddalon, preside reggente che ha portato a compimento l'iter aperto dall'ex dirigente Lidiana Padoan.



Tra i documenti raccolti per attestare lo scarso rendimento del docente ci sarebbero compiti in classe corretti in modo sbagliato, esempi di voti dati a casaccio e pure il risultato di una verifica sulla sua materia. «Dopo tutti gli accertamenti del caso - spiega Maddalon - il dirigente tecnico dell'ufficio scolastico regionale, con il supporto di un insegnante del settore, l'ha sottoposto a una specie di esame».



L'esito è stato negativo. E il parere è andato dritto dritto a sostegno della decisione del preside: il docente è stato licenziato essenzialmente perché non sapeva quello che avrebbe dovuto insegnare ai suoi studenti.



Tecnicamente «dispensato dal servizio» per persistente rendimento insufficiente, sulla base del testo unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione e del decreto Brunetta. Così a 50 anni si è ritrovato a piedi. Nelle scorse settimane ha anche bussato alla porta dell'ufficio scolastico provinciale per essere ammesso al lavoro tra i docenti certificati come inidonei a cui vengono assegnati compiti simili a quelli del personale Ata. Ma Giorgio Corà, dirigente dell'ex provveditorato, gli ha chiuso la porta: la richiesta di una persona licenziata non può essere accettata.



«Di notte non chiudevo occhio: con la crisi in atto non si può licenziare a cuor leggero - rivela Maddalon - ma è anche vero che ci sono parecchi giovani meritevoli che non riescono a entrare nel mondo della scuola. Ora mi fermano per strada per congratularsi: mi hanno pure chiesto di scrivere un vademecum per spiegare come licenziare senza rischiare di passare dei guai».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 6 Marzo 2015, 13:02