"L'8 marzo non è una festa". La scelta
di due ristoratori: "La pizzeria resta chiusa"

"L'8 marzo non è una festa". La scelta coraggiosa di due ristoratori: "La pizzeria resta chiusa"
LIVORNO - Restare chiusi la sera dell'8 marzo, festa della donna. Un gesto kamikaze per qualsiasi locale, sicuro di fare grandi incassi con la serata a tema "Festa della donna". Eppure c'è chi ha deliberatamente scelto di abbassare la saracinesca di proposito. Si tratta di Andrea e Alina, coppia nella vita e nella gestione della pizzeria livornese "Lo Squalo". Con un annuncio sulla loro pagina Facebook, infatti, i due hanno fatto sapere che sarebbero rimasti chiusi l'8 marzo. Questa la spiegazione: “Saremo chiusi in rispetto a tutte le donne, che hanno sudato sangue per avere della dignitosa libertà di vivere. No alla festa commerciale! Noi abbiamo deciso di restare chiusi in segno di rispetto a tutte le donne!”.







La decisione è venuta da Alina, di origini romene, che ha raccontato al Tirreno di aver sempre odiato il lato commerciale della festa, che nel suo paese è vissuta con grande solennità. Andrea, da parte sua, non ha nascosto che avrebbe tenuto aperto volentieri, poiché in termini puramente economici si sarebbe trattato di una grossa perdita.



In realtà la scelta dei due ristoratori è stata molto apprezzata da tanti clienti vecchi e potenziali, che si sono trovati d'accordo con l loro motivazioni e si presume torneranno presto a trovarli.



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Ultimo aggiornamento: Lunedì 9 Marzo 2015, 07:36
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