Napoli, 321 schede in una sola casa: tre arresti. Ecco cosa è successo

Napoli, 321 schede in una sola casa: tre arresti. Ecco cosa è successo
I carabinieri hanno arrestato tre persone nel Comune di Sant'Antimo (Napoli), dove oggi sono in corso le elezioni amministrative. I tre uomini arrestati si trovavano in una casa quando i militari hanno fatto irruzione trovando 321 tessere elettorali, in ognuna delle quali era inserito un facsimile della scheda di voto con l'indicazione dei candidati da scegliere.

I tre arrestati sono il proprietario dell'abitazione, incensurato, e altre due persone che erano con lui. Su disposizione della Procura i carabinieri stanno restituendo le 321 tessere elettorali ai titolari, onde consentire loro l'esercizio del voto. A tutti costoro viene anche chiesto quando e per quale motivo la tessera fosse stata consegnata ad altri.



Intanto il voto a Sant'Antimo prosegue. La città conta circa 34mila abitanti. L'amministrazione uscente è guidata dal sindaco Francesco Piemonte, alla guida di una amministrazione di centrodestra, che non si è ripresentato. Sei i candidati sindaco in lizza: Aurelio Russo (Pd più civiche), Nicola Chiantese (M5s), Corrado Chiariello (Fi, Nuovo Psi e civiche), Adriana Palladino (Udc), Giuseppe Italia (Dema e una civica), Salvatore Castiglione (Fdi più civica). Al momento non si conoscono i nomi degli arrestati né è stato reso noto il nome dei candidati indicati nei facsimile di scheda contenuti nelle tessere elettorali.

DA 30 A 50 EURO PER UN VOTO Prometteva alcune decine di euro in cambio del voto per il «proprio» candidato la banda scoperta oggi dai carabinieri a Sant'Antimo(Napoli) in possesso di 321 tessere elettorali. I tre finiti in manette sono due incensurati, di 54 e 24 anni, e un pluripregiudicato di 41 anni. Il candidato in questione è appartenente a una delle numerose liste civiche in lizza per le amministrative nella città di 34mila abitanti a nord di Napoli. Alcuni dei titolari delle tessere, sentiti dai carabinieri, hanno ammesso di aver consegnato il documento elettorale ai tre, con l'impegno di passare a riprenderlo e di votare per il candidato indicato nel facsimile di scheda all'interno, in cambio di somme di denaro oscillanti fra i 30 e i 50 euro. I carabinieri, insospettiti dall'insolito viavai, hanno fatto irruzione nella casa del 54enne, un disoccupato, scoprendo i tre alle prese con tessere e pubblicità elettorali.



IL CANDIDATO SINDACO: "VERGOGNA CRIMINALE, IO NON C'ENTRO" «Gli arresti delle ultime ore per compravendita di schede elettorali denotano un modo di fare vergognoso e criminale che nulla ha a che fare con la politica. Un modo di fare delinquenziale, lontanissimo dalla mia idea di politica e di amministrazione della cosa pubblica». Così il candidato sindaco del centrodestra a Sant'Antimo, Corrado Chiariello: di una lista civica della sua coalizione fa parte, secondo quanto si è appreso, il candidato consigliere a favore del quale si spendeva la banda scoperta oggi dai carabinieri. «Ho massima fiducia nella magistratura e nelle forze dell'ordine, a cui chiedo un rapidissimo accertamento delle responsabilità. Perché accertare le responsabilità del singolo è fondamentale per non condannare in toto la politica, che per me da sempre è servizio ai cittadini», conclude il candidato sindaco. Chiariello, 45 anni, vicesindaco uscente diSant'Antimo, guida una coalizione composta da Fi, Nuovo Psi e varie liste civiche.


Ultimo aggiornamento: Domenica 11 Giugno 2017, 16:47
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