Loris ucciso con una fascetta. Le contraddizioni
della mamma: "Non voleva andare a scuola"

Loris ucciso con una fascetta. Le contraddizioni della madre: "Non voleva andare a scuola, lo prendevano in giro"
RAGUSA - Nuovi sopralluoghi da parte della polizia scientifica sono in corso nella zona in cui lo scorso 29 novembre è stato trovato il corpo senza vita di Andrea Loris Stival. Nuovi accertamenti sono in corso in questi minuti in contrada Mulino Vecchio di Santa Croce Camerina. Sul posto anche Vincenzo Nicolì, direttore della II Divisione del Servizio centrale operativo della Polizia di Stato.



UCCISO CON UN LACCIO Una fascetta elettrica lunga e larga: sarebbe questa «l'arma» utilizzata per uccidere Loris Stival. È quanto emerge da indagini eseguite sul corpo e da successivi accertamenti investigativi. Secondo quanto si è appreso, la Procura di Ragusa ha disposto apposite ricerche durante perquisizioni e rilievi eseguiti e in corso.



Dagli esami autoptici il bambino presenta dei graffi al collo e al viso che, secondo quanto si apprende da più fonti, sarebbero stati causati dal laccio utilizzato per strangolarlo. Il bambino, al momento del ritrovamento, indossava tutti gli abiti che aveva quella mattina, compreso il grembiule di scuola, e gli unici elementi che mancavano erano gli slip e lo zaino, che non sono ancora stati trovati.








INCONGRUENZE NEI VERBALI DELLA MADRE Ci sono almeno tre incongruenze nei due verbali firmati finora dalla mamma di Loris, Veronica Panarello. Incongruenze che riguardano la distanza dalla scuola a cui sarebbe stato lasciato il piccolo; un sacchetto dei rifiuti, che sarebbe stato gettato nei pressi dell'abitazione e la partecipazione al corso di cucina presso la tenuta Donnafugata.



«Eravamo in ritardo e c'era traffico, ho lasciato mio figlio a circa 500 metri da scuola», afferma Veronica Panarello, la mamma di Loris, nel verbale del 29 novembre. Ma in quello del giorno successivo - come appreso dall'ANSA - cambia versione: «Mi sono fermata a poche decine di metri della scuola per farlo scendere».



«Avevo notato che il bambino da una settimana era più nervoso del solito». Il giorno precedente la donna aveva spiegato agli investigatori che «Loris non andava a scuola molto volentieri perchè diceva che lo prendevano in giro».



LE TRE INCONGRUENZE Nelle dichiarazioni del 29 novembre scorso, messe a verbale alle 20.30 e dunque a quattro ore dal ritrovamento del cadavere del figlio, Veronica Panarello dice di aver lasciato il figlio «a circa 500 metri da scuola». Ma in quello successivo, del 30 novembre attorno alle 17, fa mettere a verbale: «Oltrepassavo l'ingresso della scuola, svoltavo a destra per Via Di Vittorio, e mi fermavo a poche decine di metri dall'ingresso della scuola».



La seconda incongruenza riguarda la sua partecipazione al corso di cucina nella Tenuta Donnafugata. Nel primo verbale la donna racconta infatti che «dopo aver accompagnato» il figlio piccolo alla ludoteca, «sono andata al Castello di Donnafugata, dove sono rimasta fino a mezzogiorno». Nel secondo verbale Veronica fornisce un'altra versione. «Lasciato il bambino» (il figlio più piccolo, ndr) «sono tornata a casa per sbrigare delle faccende domestiche. Alle 9.15 sono uscita di casa e sono andata al Castello di Donnafugata, dove sono rimasta fino alle 11.45».



La vicenda del sacchetto dei rifiuti che la donna avrebbe gettato, invece, viene considerata «strana» dagli investigatori perchè nel primo verbale la donna non ne fa alcuna menzione, mentre ne parla solo nel secondo. Tra l'altro il sacchetto viene gettato in un punto piuttosto vicino al luogo dove è stato trovato il corpo di Loris e in direzione opposta rispetto alla scuola.



PERQUISIZIONE A CASA FIDONE Oltre alla sua abitazione, la notte scorsa, gli uomini della polizia scientifica hanno anche eseguito rilievi e accertamenti nella casa di campagna di contrada Passo di Scicli di Orazio Fidone, il cacciatore che il 29 novembre scorso trovò il corpo senza vita del piccolo Loris Stival.
L'uomo, come atto dovuto per l'esecuzione di accertamenti irripetibili, è indagato per sequestro di persona e omicidio nel fascicolo aperto dalla procura di Ragusa.





Ultimo aggiornamento: Giovedì 4 Dicembre 2014, 20:53
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