Ikea, primo sciopero nazionale ma negozi aperti.
"Adesioni 80%". L'azienda: "Non è vero" - Leggi

Ikea, primo sciopero nazionale ma negozi aperti. "Adesioni 80%". L'azienda: "Non è vero" - Leggi
ROMA - I punti vendita Ikea sono aperti ma in tutta Italia è in corso la mobilitazione dei lavoratori per il rinnovo del contratto integrativo aziendale. L'adesione allo sciopero ha raggiunto in media il 75-80% a livello nazionale, stima il sindacato Fisascat Cisl, e negli store Ikea la direzione ha diffuso annunci per informare i clienti dei possibili disagi in alcuni servizi. «Abbiamo comunque visto una forte solidarietà da parte dei clienti - spiega il segretario nazionale di Fisascat Vincenzo dell'Orefice - che hanno preso i volantini e hanno preferito andare via».



Ad appoggiare la lotta dei lavoratori Ikea sono scesi in campo anche i leader di Cgil, Cisl e Uil. «I diritti non si smontanto», è il tweet di Susanna Camusso, per la Cgil. «Pieno sostegno e solidarietà ai lavoratori di Ikea in lotta per una giusta causa», dice Annamaria Furlan mentre Carmelo Barbagallo allarga l'orizzonte a tutte le lotte , chiuse o aperte, ingaggiate in questi mesi dai sindacati con altre multinazionali. «Si ripropone ancora una volta, il problema più generale del rispetto delle regole da parte delle multinazionali che che non può essere risolto localmente, ma con un impegno del Governo ad affrontare la questione a livello europeo e internazionale, con l'adozione di regolamenti che limitino lo strapotere di queste imprese senza confine», dice guardando alle tante trattative sul tavolo, da quella appena chiusa con Whirlpool all'Alcoa, da Electrolux ad Auchan.



Ad accompagnare la mobilitazione tanti i presidi davanti ai punti vendita e le iniziative per informare la clientela.Volantinaggi , cortei interni e comizi, la fantasia non è mancata: dalla musica alle letture pubbliche, dai funerali al Contratto Integrativo Aziendale alla classica cocomerata. «Molti i clienti che si sono lasciati coinvolgere e hanno solidarizzato con i lavoratori in sciopero, preferendo sostenere la loro lotta e rimandando a un'altra occasione la visita dentro lo store», spiega ancora il sindacato.



L'AZIENDA: SCARSA ADESIONE ALLO SCIOPERO Negozi aperti e una adesione scarsa, se non nulla in alcuni store. È il bilancio di Ikea nella giornata dello sciopero indetto dai sindacati. «Nonostante i toni accesi delle manifestazioni odierne su alcune piazze», l'azienda «si augura ora che il dialogo con le parti sociali possa ripartire sui binari della trattativa, a cui Ikea non è mai venuta meno, e di un confronto improntato a rispetto e correttezza».



«Purtroppo dopo due anni di incontri in cui IKEA ha spiegato al Sindacato quanto il quadro del mercato sia radicalmente cambiato negli ultimi anni, la proposta delle parti sociali per affrontare la difficile congiuntura è stata una piattaforma con richieste di aumenti del 30%, senza una proposta innovativa a supporto della competitività o della creazione di nuovi posti di lavoro», prosegue l'azienda.



Quattro, al contrario, le proposte presentate ai Sindacati dall'azienda, «tutte accumunate dalla necessità di assicurare un futuro solido, equo e sostenibile alla presenza di Ikea in Italia e di poter continuare il piano di espansione attraverso l'apertura di nuovi punti vendita: trattamenti più equi per il lavoro domenicale e festivi, che oggi presentano differenze sia da negozio a negozio, che all'interno dello stesso punto vendita; un sistema di valorizzazione della parte di retribuzione variabile; un innovativo sistema di gestione dei turni; la volontà di migliorare l'attuale sistema di welfare.

Ultimo aggiornamento: Sabato 11 Luglio 2015, 19:47
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