"Giulio Regeni ha lavorato un anno a Londra
per un'azienda americana di intelligence"
Sul corpo decine di tagli, le orecchie mozzate
Fondata da un ex funzionario americano implicato in Watergate, l’azienda analizza tendenze politiche-economiche per enti privati, agenzie e governi: dal settembre 2013 al settembre 2014, Giulio avrebbe lavorato alla produzione del ‘Daily Brief’, per clienti di élite. Un suo collega, Ram Mashru, che con lui divideva la stanza, lo ricorda così: “Era un ragazzo fantastico, ci manca molto. Era socievole e divertente, cauto nel condurre il suo lavoro, ma non si comportava in maniera avventata. Forse ha attirato l’attenzione di qualche gruppo pericoloso”.
I GENITORI: NON LAVORAVA PER I SERVIZI La famiglia Regeni, attraverso il proprio legale, «smentisce categoricamente ed inequivocabilmente che Giulio sia stato un agente o un collaboratore di qualsiasi servizio segreto, italiano o straniero». «Provare ad avvalorare l'ipotesi che Giulio Regeni fosse un uomo al servizio dell'intelligence - prosegue la famiglia - significa offendere la memoria di un giovane universitario che aveva fatto della ricerca sul campo una legittima ambizione di studio e di vita».
Ultimo aggiornamento: Martedì 16 Febbraio 2016, 14:03
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