Uccide compagna e un'altra donna e si suicida.
Il movente è religioso: "È il rito della Santeria"

Uccide la compagna e un'altra donna e si suicida. Il movente è religioso: "È il rito della Santeria"
ALESSANDRIA - È mistero tra Piemonte e Liguria, con un duplice omicidio e il probabile suicidio dell'assassino dal movente, e dai contorni, ancora tutti da chiarire. Protagonista un ex poliziotto di 60 anni, Giancarlo Bossola, in pensione dal 2003. È stato lui a chiamare, nella notte, la questura di Genova. «Ho ucciso una donna, il cadavere è qui, nel mio appartamento», ha detto facendo scattare le indagini della squadra mobile di Alessandria, dove l'uomo viveva.







Nel suo appartamento, al quarto piano di via Pascoli, c'era in effetti il corpo di una donna di origini cubane, 62 anni. Gli investigatori l'hanno trovata sul letto, sotto le coperte, nuda: nessun segno evidente di violenza da un primo esame del medico legale, secondo cui la morte risalirebbe ad almeno 48 ore fa. Per stabilire le esatte cause del decesso sarà quindi necessaria l'autopsia.



La polizia si è messa subito sulle tracce dell'ex poliziotto, che nel frattempo ha noleggiato un'auto di grossa cilindrata, un'Audi A6 station wagon, e si è diretto verso la Liguria. «Ne ammazzerò altre, poi mi toglierò la vita», aveva detto al 113, prima di far perdere le proprie tracce. La telefonata, secondo quanto appreso, sarebbe partita da un cellulare nella zona tra Arenzano e Cogoleto.



L'uomo è stato poi trovato carbonizzato sull'auto lungo l'autostrada A10 Genova-Ventimiglia, all'altezza di Orco Feglino (Savona). Con lui è morta una donna alessandrina di 47 anni. Le fiamme hanno completamente distrutto l'auto in quello che gli investigatori definiscono un «incidente anomalo». Avrebbe urtato il guardrail, ma senza neppure ammaccarlo. Gli investigatori non escludono che a bordo dell'auto ci fossero delle taniche di benzina e che l'uomo abbia dato fuoco all'abitacolo. Mistero nel mistero il movente di questa follia omicida. L'uomo avrebbe lasciato alcune lettere, ora al vaglio degli investigatori.



IL RITO DELLA 'SANTERIA' Lettere in cui spiega che avrebbe ucciso e si sarebbe tolto la vita per un disegno religioso. A scriverle l'ex poliziotto di 60 anni che nella notte con una telefonata al 113 ha fatto ritrovare il corpo di una donna cubana di 52 anni in un appartamento di Alessandria ed è poi stato ritrovato carbonizzato nella sua auto insieme a un'altra donna.



A quanto si apprende nelle lettere l'uomo spiegherebbe che a dirgli di uccidere e poi togliersi la vita sarebbe stata proprio la donna cubana per adempiere a una sorta di rito religioso legato alla Santeria, religione molto praticata a Cuba di cui entrambi sembra fossero seguaci. Ma resta ancora un giallo quanto avvenuto tra Piemonte e Lombardia.



L'uomo ha chiamato la polizia dicendo di aver ucciso una donna e che il perché era contenuto in una lettera lasciata sul luogo del delitto. I poliziotti hanno trovato la cubana morta nell'appartamento di via Pascoli e i fogli sul tavolo in cui l'uomo spiega che doveva completare un rito in cui era previsto che uccidesse la santona e che doveva poi proseguire e uccidersi. Sulla vicenda è al lavoro la Squadra Mobile di Alessandria che sta anche cercando di definire con certezza i rapporti tra l'uomo e le due donne.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 15 Aprile 2015, 22:41
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