Scappa di casa a 12 anni, i carabinieri
lo trovano ma lui non vuole tornare

Scappa di casa a 12 anni, i carabinieri lo trovano ma lui non vuole tornare
FASANO - Un ragazzino 12enne scappa di casa e scompare per un giorno e una notte, facendo preoccupare i familiari. Ma quando viene ritrovato, si rifiuta di tornare e devono intervenire i carabinieri per riportarlo a casa.



È accaduto a Fasano, nel brindisino. La madre, preoccupata, ieri sera aveva denunciato la scomparsa del figlio e i carabinieri avevano avviato le ricerche. Solo questa mattina, dopo un avvistamento fugace nei pressi dell'abitazione della nonna, si è potuto tirare un sospiro di sollievo.



Ma di tornare a casa il ragazzino non voleva saperne. I militari hanno dovuto insistere per convincerlo e hanno portato il caso alla procura dei minori. Ma hanno anche assicurato che continueranno a seguire la vicenda per evitare che possa riaccadere.



L'avventura del ragazzino di Fasano, che frequenta la scuola media e che va anche abbastanza bene a scuola, è cominciata ieri all'ora di pranzo, quando decide di non rientrare a casa dopo le lezioni. Agli investigatori poi i familiari hanno spiegato che non si trattava di una anomalia tale da destare preoccupazione. Lo aveva fatto altre volte, fermandosi da un amichetto o per strada a giocare.



A mezzanotte, però, fatto un giro di chiamate di verifica, la madre preoccupatissima era corsa in caserma per chiedere aiuto. Dopo una notte di ansia, solo in mattinata è stata proprio la donna a scorgere il ragazzino nei pressi della casa della nonna. Ha quindi cercato di riportarlo a casa ma il dodicenne si è opposto.



La donna ha così avvertito i carabinieri che il ragazzino stava bene, ma ha anche chiesto il loro intervento per convincerlo a ritornare tra le mura domestiche. "È qui, l'ho visto e sta bene" ha riferito la donna ai carabinieri. Si è potuto tirare il fiato, ma il problema è stato risolto solo quando il ragazzino è stato raggiunto dai militari.



In primo luogo i carabinieri gli hanno chiesto dove avesse trascorso la notte: "A casa" ha detto, spiegando di aver fatto così tardi che probabilmente nessuno se n'era accorto. Non sarà più possibile accertare se questa versione sia vera. Quel che conta è il lieto fine che in tarda mattinata ha concluso un episodio senza dubbio singolare. Domani si torna a scuola, zainetto in spalla.



Sulle ragioni di quanto accaduto saranno i servizi sociali e l'autorità giudiziaria ad andare più a fondo.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 13 Maggio 2015, 10:35
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