Paura a Bergamo: "Gianna e Daniela uccise da un serial killer?"

Paura a Bergamo: "Gianna e Daniela uccise da un serial killer?"
Due omicidi avvenuti a pochi chilometri l'uno dall'altro, entrambe con un'arma bianca, ora sindaga per cercare di capire se possa trattarsi di un serial killer. A parlarne è il procuratore capo di Bergamo Walter Mapelli che al settimanale Giallo riporta i suoi sospetti.

Il primo omicidio è quello di Gianna Del Gaudio,  professoressa di 63 anni, avvenuto il 26 agosto scorso nella sua villetta di Seriate, in provincia di Bergamo. Il secondo è di Daniela Roveri, la manager di 48 anni ammazzata nell’androne del suo palazzo di via Keplero a Bergamo, nel quartiere Colognola, il 20 dicembre scorso. Pare che nei due delitti ci siano elementi comuni: entrambe le donne sono state uccise con una coltellata alla gola, entrambe sono residenti a Begamo e smbra siano state uccise da un'arma simile.

Prima di parlare di serial killer, e mettere inevitabilmente in allarme la popolazione, si sta cercando di capire se l'arma che ha ucciso le donne è la stessa, ma certo è che i casi preoccupano. Nel caso della professoressa di Seriate, resta indagato a piede libero il marito Antonio Tizzani, ex ferroviere, e il movente sarebbe di tipo passionale visto che il matrimonio tra due pare fosse in crisi da tempo e che l'uomo picchiasse la compagna. Diversi sono gli elementi contro il marito della donna: pochi minuti prima del delitto alcuni vicini li avrebbero sentiti litigare in modo molto acceso, in un'interecettazioni Tizzani parla del luogo in cui potrebbe trovarsi l'arma del delitto prima ancora che fosse trovata dai carabinieri e sulla stessa arma ci sarebbero tracce del suo DNA.

Dopo la morte di Daniela Roveri, il primo ad avanzare l’ipotesi di un collegamento tra i due omicidi è stato Paolo Tizzani, figlio di Gianna, che ha subito commentato: «A 115 giorni dalla morte di mia mamma è stata uccisa un’altra donna nello stesso modo... E se non fosse un caso? E se fosse un serial killer? Io fino a che non mi daranno prove certe sull’assassino di mia madre, chiunque egli sia, non voglio trascurare nessuna ipotesi». Daniela è stata accoltellata mentre rientrava a casa, poco dopo essere scesa dall'auto. La persona che l'ha uccisa le ha rubato la borsa con il telefono che oco dopo l’omicidio, risultava ancora a 500 metri dal palazzo, ma poi il segnale è improvvisamente sparito.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 12 Gennaio 2017, 18:13
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