Anas, il presidente Ciucci incontra Delrio
e si dimette dopo i crolli e le polemiche
di Alessandra Severini
Una scelta che lo stesso governo ha sollecitato. Del resto, con le dimissioni dei consiglieri del Cda in quota al ministero del Tesoro e al ministero dei Trasporti, da marzo era rimasto solo Ciucci a resistere. Così alla fine anche lui ha ceduto e ne ha dato l’annuncio direttamente al ministro dei Trasporti Graziano Delrio.
Con l’addio del supermanager, all’Anas si chiude un ciclo. Ciucci aveva iniziato a lavorare nell'azienda dal 1969 e ne è stato direttore generale per 17 anni. Dal 1996 ha ricoperto anche l’incarico di direttore generale dell’Iri. Ma tra una carica al Mose e una nella Società Stretto di Messina, è all’Anas che Ciucci moltiplica incarichi.
Nel 2006 è nominato presidente del Cda dell’Anas e nel 2011 è diventato anche amministratore unico. Nel 2013 gli sono affidate le funzioni di ad e di presidente. Le dimissioni diventeranno ufficiali a maggio e poi si aprirà la partita per individuare il successore alla guida di quella che, con i suoi 25.000 km fra strade e autostrade gestite, è la prima stazione appaltante del Paese.
Di lavoro da fare ce ne sarà tanto. Come registra l’Allegato infrastrutture al Def, la rete autostradale italiana è la stessa del 1980. Anche sulla rete stradale gestita da Anas, oltre il 40% delle opere (ponti, viadotti e gallerie) è stato realizzato prima degli anni ’80 e lo stato di conservazione «richiede pertanto una manutenzione programmata».
Ultimo aggiornamento: Martedì 14 Aprile 2015, 13:02