Berlusconi vittima di estorsione, "un'Olgettina voleva un milione"

Berlusconi vittima di estorsione, "un'Olgettina voleva un milione"
Silvio Berlusconi torna a sorpresa in procura a Milano. Stavolta come parte offesa. E nonostante abbia denunciato una delle giovani ospiti delle feste ad Arcore per tentata estorsione, non ha nascosto un certo dispiacere per la vicenda. Dispiacere che il leader di Forza Italia avrebbe manifestato questo pomeriggio davanti ai pm Tiziana Siciliano e Luca Gaglio che per più di due ore l'hanno sentito al quarto piano del palazzo di Giustizia di Milano.
 
 


 Ci volevano le presunte minacce di Giovanna Rigato, un volto noto del piccolo schermo, a riportare l'ex premier in Procura, luogo dove da oltre vent'anni non ha messo più piede. Accompagnato dai suoi avvocati, Niccolò Ghedini e Federico Cecconi, e non senza il suo medico personale Alberto Zangrillo, l'ex capo del governo, oggi parte offesa ma sentito come imputato in procedimento connesso, il cosiddetto Ruby ter, ha raccontato lo spiacevole incidente con una delle 'olgettinè, confermando il contenuto dell'esposto presentato qualche tempo fa. L'ex Presidente del Consiglio, apparso ancora pieno di energia e in forma, sebbene abbia da poco subito un intervento al cuore e abbia oltrepassato gli ottant'anni, avrebbe spiegato che a partire dallo scorso settembre la ragazza si sarebbe presentata a casa sua, a villa San Martino, o avrebbe tempestato i suoi legali, chiedendo un milione di euro. Altrimenti, sarebbe stato minacciato, la showgirl avrebbe cambiato versione sulle 'cene elegantì. Versione che avrebbe raccontato a magistrati e stampa, magari rilasciando qualche intervista in esclusiva.

Durante la sua deposizione Berlusconi, collaborativo, disteso e di 'ottimo umorè, da quanto è trapelato, non avrebbe rinunciato a qualche battuta e a qualche frasetta ironica. Ai pm che lo hanno invitato a non accusarli di avere intralciato il suo percorso politico, già bloccato dalla legge Severino, in quanto il fascicolo per corruzione in atti giudiziari è aperto dal 2013, ha replicato scherzando: «vi siete mossi in anticipo». Poi non ha risparmiato parole di dispiacere nei confronti di Giovanna Rigato che, comunque, ha voluto in qualche modo giustificare sostenendo che forse le sue pretese sono state dettate da difficoltà economiche: anche lei è una delle ragazze, a suo avviso, 'rovinatè dal processo Ruby e rimasta senza lavoro.

Dopo aver parlato a lungo con i pm, dando la sua versione, l'ex Cavaliere ha lasciato la Procura senza nemmeno salutare, al contrario di quel che ha sempre fatto, i cronisti che lo hanno atteso a metà del corridoio, tenuti a debita distanza dai carabinieri in servizio al palagiustizia. Infine va precisato che Giovanna Rigato è imputata nel processo Ruby ter e gli atti relativi alla sua posizione, dalla Procura di Treviso (dove erano stati inoltrati dal gup) nei giorni scorsi sono tornati per competenza territoriale a Milano. Il motivo? Gli inquirenti stanno ancora indagando sugli ultimi e recenti versamenti alle 'olgettinè da parte dell'ex capo del Governo. Stando al nuovo filone di inchiesta, che tra circa un mese dovrebbe essere chiuso in vista della richiesta di rinvio a giudizio, sono di certo tre, tra cui anche la stessa Rigato, le ospiti alle feste scollacciate di Arcore alle quali Berlusconi avrebbe continuato a versare soldi. Soldi che per la difesa sono atti di generosità nei confronti delle giovani che avrebbero avuto la vita rovinata dopo che il caso Ruby è salito alla ribalta delle cronache. (ANSA). BRU-KZG 23-FEB-17 20:40 NNNN
Ultimo aggiornamento: Giovedì 23 Febbraio 2017, 20:49
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