Vive sotto a una tenda: Equitalia
gli impone di pagare la Tares
di Olivia Bonetti
Jez non si dà per vinto e non si è mai stancato di chiedere giustizia, nonostante stia lottando da anni per avere la verità su quella casa. Così è andato più volte di persona e ha scritto a Comune e Unione Montana. Ma non c’è più tempo: il 7 marzo scorso arriva la raccomandata di Equitalia che chiede il pagamento delle tasse. Jez torna in Comune (in tutti questi anni è andato oltre 750 volte in municipio a Limana). «Non abito in quella casa, è inagibile. Per 5 anni sono stato a Triches e ora dormo in tenda», ha spiegato all’addetto dell’ufficio tributi, depositando documentazione e allegati.
Il risultato? La comunicazione che non può più stare in quella casa di Ceresera, 23, perché pericolosa. È stato accertato in un sopralluogo da un assessore e un dipendente comunale lo stesso pomeriggio della sua "visita" in Comune. D’altronde è vero che l’edificio vicino ha subito diversi crolli e sulla casa principale si notano crepe. Ma è anche vero che Jez non ha altri posti dove stare essendo stato sfrattato nel settembre scorso dall’alloggio comunale d’emergenza in via Triches. «Praticamente - si sfoga Jez - a Ceresera non posso avere residenza, né domicilio. Allora perché devo pagare tasse? Da 12 anni non posso ristrutturare l’edificio per mancanza di accesi carrabili, cosa devo fare?». Da anni, senza successo, Jez chiede al Comune la documentazione dei lavori fatti in quell’area, che hanno reso impossibile l’accesso alla sua casa.
Ultimo aggiornamento: Domenica 27 Marzo 2016, 16:40
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