Rifiuta di fare sesso estremo con i jihadisti:
ragazza di vent'anni bruciata viva dall'Isis

Rifiuta di fare sesso estremo con i jihadisti: ragazza di vent'anni bruciata viva dall'Isis
Una ragazza di 20 anni che era stata catturata dai jihadisti del sedicente Stato islamico (Is) «è stata bruciata viva per essersi rifiutata di prendere parte a un atto di sesso estremo» con l'uomo che l'aveva resa sua schiava. E' uno degli episodi raccapriccianti raccontati da Zainab Bangura, inviata Onu per i crimini sessuali nelle zone di conflitto, al suo rientro da un viaggio in Siria, Iraq, Turchia, Libano e Giordania, dove ha incontrato testimoni e vittime delle atrocità commesse dall'Is nei confronti delle donne siriane e irachene.



«Non ho mai visto niente del genere», ha raccontato sconvolta la Bangura in un'intervista al sito Middle East Eye, parlando di atti «sadici» e della metodologia «organizzata a coordinata» che l'Is usa per violentare, ridurre in schiavitù, costringere alla prostituzione o a matrimoni forzati le ragazze delle minoranze yazide, turkmene e cristiane.



«Quando attacca un villaggio - ha spiegato la diplomatica della Sierra Leone - l'Is divide le donne dagli uomini», sceglie le ragazze più giovani, «le spoglia, verifica la loro verginità, valuta la dimensione del seno e la bellezza». Quindi stabilisce un prezzo per ognuna di essere.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 20 Maggio 2015, 09:24
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