Ostaggi uccisi in Libia, l'appello della vedova: "Voglio la verità"

Ostaggi uccisi in Libia, l'appello della vedova: "Voglio la verità"
«Lo Stato italiano deve una risposta di verità a Rosalba Failla». Lo ha detto Francesco Caroleo Grimaldi, avvocato della vedova di Salvatore Failla, uno dei due ostaggi uccisi in Libia, intervenendo ad Agorà (RaiTre). L'avvocato ha sottolineato che «ancora non è stata data una risposta: non si sa chi deteneva i nostri connazionali, non si sa se ci sono stati dei passaggi o se c'è stato un effettivamente un intervento dell'Isis. Non si sa in quale modo e da chi sono partiti i colpi che hanno colpito Salvatore Failla. Non si sa neanche se si riuscirà ad evitare l'autopsia, che la signora Failla avverte come un oltraggio». «So che la signora Failla - ha aggiunto l'avvocato - si è sentita con il ministro Gentiloni, che le ha detto che lo Stato si sarebbe mosso per evitare questo sfregio dell'autopsia in Libia. Si sta cercando di accelerare il rientro in patria delle salme».

LA REPLICA. «Io non c'entro col sequestro, nessuno ha chiesto il nostro aiuto. Il rapimento dei quattro tecnici italiani non è avvenuto qui da noi, ma prima di Mellitah, e fra l'altro noi solo poco alla volta stiamo riprendendo controllo del territorio. Ma poi nessuno da Tripoli ci ha coinvolti, hanno parlato con Mellitah e con le comunità verso la frontiera tunisina ma non con noi. Abbiamo capito che arrivavano quelli dell'Is già dal 2013, abbiamo visto la loro presenza crescere, ma solo da poco ci siamo organizzati per reagire e combatterli». Lo afferma il sindaco di Sabrata, Hussein al-Zawadi, in un'intervista a Repubblica. Su Salvatore Failla e Fausto Piano dice: «Io non sono un militare operativo, ma so che i due che sono rimasti uccisi sono stati colpiti durante uno scontro a fuoco in cui sono morte altre 7 persone, se non sbaglio. E per questo abbiamo insistito per fare in Libia gli esami sui corpi, per capire fino in fondo cosa è successo», spiega al-Zawadi.
Quanto a Gino Pollicardo e Filippo Calcagno, «credo che sia stata una nostra pattuglia a trovarli nella casa in cui erano rimasti soli, ma non ho i dettagli precisi. Sono stati in una casa in cui sentivano le donne parlare arabo e francese, ma non ho molti altri dettagli».

Ultimo aggiornamento: Lunedì 7 Marzo 2016, 11:22
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