Migranti, l'Onu contro gli scafisti: "Pronti all'uso
della forza". Ieri soccorse altre 500 persone

Migranti, l'Onu contro gli scafisti: "Pronti all'uso ​della forza". Ieri soccorse altre 500 persone

di Giammarco Oberto
MILANO - Sbarca all'Onu la tragedia dei migranti che ogni giorno tentano la sorte nel Canale di Sicilia. I componenti europei del Consiglio di sicurezza del Palazzo di vetro hanno raggiunto un accordo e sono «molto vicini a una bozza di risoluzione», confermano fonti diplomatiche.





L'obiettivo del fronte comune tra Ue e Onu è fornire «una base legale alle diverse attività di contrasto al traffico di esseri umani», ha spiegato il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni. La bozza di risoluzione - che potrebbe essere pronta entro il 18 maggio - è sotto l'ombrello del Capitolo 7 della Carta delle Nazioni Unite: in extrema ratio prevede anche azioni di forza navali, aeree e terrestri. Significherebbe insomma il benestare della comunità internazionale a interventi militari sulle coste libiche da cui partono i barconi.



Intanto gli sbarchi e i salvataggi in mare continuano. Ieri sono arrivati a Messina 328 africani, tra cui 5 donne incinte e 40 bambini, recuperati in mare da un pattugliatore islandese (foto). Sono invece approdati sulle spiagge del Salento 30 siriani. Un mercantile panamense è arrivato a Crotone con un carico di disperati soccorsi tra le onde del Canale di Sicilia: 200 superstiti e tre cadaveri, tra cui quello di una nigeriana di 20 anni che era svenuta per i vapori della benzina ed è stata schiacciata dalla calca sul barcone.



Di fronte a questi numeri la macchina dell'accoglienza arranca: 562 profughi sono stati spediti a Napoli, 400 stanno per arrivare a La Spezia su un mercantile. La questione è sempre più delicata: ieri la Valle d'Aosta ha rifiutato di accogliere i 79 migranti assegnati dal Viminale, che cerca di spalmare i rifugiati su tutto il territorio nazionale.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 7 Maggio 2015, 13:05
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