Isis, la Casa Bianca sapeva del luogo di prigionia
di Foley? "Azioni decise solo due mesi dopo"

Isis, la Casa Bianca sapeva del luogo di prigionia ​di Foley? "Azioni decise solo due mesi dopo"
La Casa Bianca sapeva del luogo di prigionia di James Foley, il giornalista tenuto in ostaggio e poi ucciso dai terroristi dell'Isis la scorsa estate. Probabilmente, le informazioni erano note all'amministrazione Obama sin da maggio, ma la missione per liberarlo, poi fallita, fu approvata solo a luglio.





È quanto rivela FoxNews che cita proprie fonti. Questo divario solleva interrogativi sul fatto che l'operazione per salvare gli ostaggi americani e britannici è stata inutilmente ritardata di almeno cinque settimane perchè l'amministrazione voleva che l'intelligence ci lavorasse ancora. 'Abbiamo avuto molte informazioni utili e specifiche su dove erano tenuti in ostaggio«, ha rivelato la fonte anonima la quale ha aggiunto che i rapitori dello Stato islamico si sentivano così sicuri nella loro roccaforte di Raqqa, in Siria, che gli ostaggi sono stati spostati tra poche località.



In tarda primavera, gli ostaggi americani e britannici erano stati detenuti per almeno tre settimane in una struttura. Queste nuove rivelazioni sembrano contraddire quanto finora detto dall'amministrazione e cioè che la Casa Bianca autorizzò la missione non appena l'intelligence diede l'ok.
Ultimo aggiornamento: Martedì 4 Novembre 2014, 12:37
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