In un editoriale dello stesso giornale si sottolinea che il giovane «temeva per la sua incolumità. Questa è la verità che per noi emerge e che vogliamo proporre e testimoniare sulla morte violenta al Cairo di Giulio Regeni».
Oltre a precisare che «non siamo abituati come manifesto alle speculazioni sulla vita altrui o ai retroscena complottardi, tantomeno ad abusare stile 'asso nella manicà delle persone», nell'editoriale si ricorda che Regeni «non era né un violento né un nemico dell'Egitto, al contrario amava quel Paese ed era esperto di lotte sociali, in particolare del sindacato egiziano e, dottorando a Cambridge, di crisi dei modelli economici del Medio Oriente. È deceduto, a quanto sappiamo finora, secondo la procura egiziana dopo violenze inaudite».
Giulio Regeni, il Manifesto pubblica il suo ultimo articolo: "Aveva paura"
Pubblicato da Leggo - Il sito ufficiale su Venerdì 5 febbraio 2016
Ultimo aggiornamento: Venerdì 5 Febbraio 2016, 13:49
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