Francia, quattro candidati per l'Eliseo: i programmi

Francia, quattro candidati per l'Eliseo: i programmi
È una partita a 4, una sfida all'ultimo voto che sarà probabilmente risolta al fotofinish. Questi i punti salienti dei loro programmi, i progetti che intendono realizzare se andranno all' Eliseo.

Emmanuel MACRON (En Marche!): 39 anni, laureato all'Ena, ex dirigente, ex banchiere d'affari (Rotschild), ex consigliere di Francois Hollande all' Eliseo, ex ministro dell'Economia. Sposato con Brigitte (64 anni), sua ex professoressa al liceo. Senza figli. Il suo programma ruota attorno al rilancio dell'economia e alla «liberazione» delle potenzialità del Paese. Le 35 ore non vengono abolite ma potranno essere rinegoziate a livello di impresa, la patrimoniale sarà abbassata, pensione a 62 anni, contributi sociali aumentati salvo i redditi più bassi, 120.000 tagli fra gli impiegati statali. Società: raddoppio delle case di cura entro il 2022, rimborso al 100% delle spese per occhiali, protesi dentistiche e auditive. Sicurezza: 10.000 assunzioni fra poliziotti e gendarmi in 3 anni, 15.000 posti in più nelle carceri. Immigrazione e discriminazione: preferenza, nelle assunzioni, ai giovani di banlieue, esame delle richieste di asilo nei consolati dei paesi vicini ai conflitti. Esteri: difesa comune europea, politica comune di investimento e di lavori pubblici. È il più europeista dei quattro candidati. 

Marine LE PEN (Front National): 48 anni, avvocato, figlia del fondatore del partito, Jean-Marie Le Pen, due volte divorziata, tre figli dal primo matrimonio, attualmente legata a Louis Aliot, numero 2 del partito. Il suo programma è centrato sulla restituzione alla Francia della sua «indipendenza», sull'uscita dall'euro (dopo un referendum) e su drastici limiti all'immigrazione. In economia, nuova moneta nazionale, dazio del 3% sulle importazioni per finanziare stipendi e pensioni più bassi, pensione a 60 anni. Vuole sopprimere le regioni e iscrivere nella Costituzione la «preferenza nazionale» nell'assegnazione di case e posti di lavoro. Non chiede più il ripristino della pena di morte ma un «ergastolo reale», l'assunzione di 15.000 poliziotti, 6.000 guardie di frontiera e 12.000 posti in più nelle prigioni. Sull'immigrazione, soppressione dello 'ius solì e dell'assistenza sanitaria agli stranieri, limitazione tassativa degli ingressi legali in Francia a 10.000 l'anno. Referendum sull'appartenenza all'Ue, uscita dal comando integrato della Nato.

Francois FILLON (Les Républicains): 63 anni, laureato in Legge, più volte ministro (Trasporti, Lavoro, Ricerca), primo ministro durante la presidenza di Nicolas Sarkozy. Sposato con Penelope, gallese, 5 figli, abitano in un castello con 14 stanze e sei ettari di terreno. Il suo programma è basato sul drastico taglio di posti nel pubblico impiego, nella spesa pubblica e negli oneri sociali. I licenziamenti sarebbero, nel tempo, di 500.000 unità, i tagli alla spesa pubblica di 100 miliardi, di 50 miliardi quelli del prelievo «sociale». Soppressione della settimana di 35 ore e aumento a 65 anni dell'età pensionabile. Fra le riforme istituzionali, propone di rivedere la possibilità di adottare per le coppie omosessuali. Sulla sicurezza, 16.000 posti di più nelle carceri e abbassamento a 16 anni dell'età per essere condannati penalmente. Per gli immigrati, limitazione dello 'ius solì e del diritto all'assistenza. In politica estera, fine dell'embargo alla Russia e dialogo con l'Iran. Di ieri la proposta di una coalizione internazionale «da Washington a Mosca» contro l'Isis.

Jean-Luc MELENCHON (France Insoumise): 65 anni, nato in Marocco, a Tangeri, dove lavoravano i genitori, diplomato in filosofia, ex comunista trotzkista, ex socialista con Francois Mitterrand, ex ministro per l'Insegnamento professionale, divorziato, una figlia.
Secondo alcuni media avrebbe un legame con l'attrice e produttrice Saida Jawad, ma in un blog si dichiara single: «Non ho premiere dame, quindi costerò meno». Economia: salario minimo di 1.300 euro netti, 32 ore settimanali, soppressione del Jobs Act, pensione a 60 anni, creazione di un'imposta universale per tutti i francesi. Vuole il passaggio alla VI Repubblica, 100% di energie rinnovabili entro il 2050, il fine vita assistito. Sulla sicurezza, servizio civile, 10.000 nuovi posti in polizia, fine dello stato d'emergenza. Sull'immigrazione, soppressione del distacco dei lavoratori stranieri, sviluppo della cooperazione con i paesi di immigrazione. Sull'euro, fine dell'imposizione di limiti al deficit degli Stati, uscita dalla Nato, riscatto del debito degli Stati da parte della banca centrale.

Ultimo aggiornamento: Domenica 23 Aprile 2017, 09:37
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