Croazia, il mistero della piccola Nina: nessuno riconosce la bimba di tre anni trovata nel parco
di Federica Macagnone
Il nome "Nina" glielo ha dato il personale dell'asilo per bambini che l'ha accolta e che si sta prendendo cura di lei, ma la vera identità della piccola rimane un mistero e i funzionari hanno lanciato un appello per aiutarla a ritrovare la sua famiglia. Le autorità, come riferisce Sky News, ritengono che possa essere figlia di siriani in fuga dal proprio Paese e che si sia persa nella marea di immigrati che attraversano la Croazia nel loro cammino verso l'Europa occidentale.
Milanka Opacic, ministro per la Famiglia, ha invitato i media a incontrare la bambina al Child Care Centre di Zagabria affinché diffondessero la storia e il volto di Nina, nel tentativo di trovare qualcuno che la riconosca.
«Finora non siamo riusciti ad avere informazioni su di lei - ha detto ai giornalisti - Non riusciamo a capire che lingua parli e quindi il suo Paese d'origine. Bisogna che i media ci aiutino a scoprire la sua identità. Per favore, chiunque la riconosca ci dia informazioni utili per rintracciare i membri della sua famiglia».
Jasna Curkovic Kelava, manager del centro in cui Nina è stata accolta, dice che la bimba si è inserita bene. «Accetta le persone che sta conoscendo e il nuovo ambiente in cui si trova - ha detto - Da come si comporta, è ovvio che è cresciuta in una buona famiglia e che i genitori le hanno dato un'ottima educazione».
Secondo i dati dell'Unicef, sono almeno 190.000 i bambini che quest'anno hanno cercato asilo in Europa. In Macedonia, in particolare, i bambini (soprattutto siriani e afghani) rappresentano un terzo dei rifugiati registrati a Gevgelija nel mese di ottobre.
Ultimo aggiornamento: Domenica 8 Novembre 2015, 13:29