Bomba alle nozze curde: almeno 50 morti
e oltre 100 feriti. "Bimbo kamikaze Isis"

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Un nuovo attentato scuote la Turchia. Un attacco durante il ricevimento di un matrimonio a Gaziantep, non lontano al confine con la Siria. Un attacco i cui contorni non sono ancora chiari - forse una bomba, forse un kamikaze - ma che, secondo Samil Tayyar deputato dell'Akp per il distretto di Gaziantep, ha una firma certa: l'Isis.

Anche se dal califfato non è ancora arrivata alcuna rivendicazione. Quello che è sicuro al momento è che una potente esplosione ha letteralmente devastato la sala nella quale si stava festeggiando il matrimonio, lasciando dietro di sè orrore e morte. Almeno 50 le vittime accertate.

Lo sposo è un esponente dell' Hdp, il partito filo-curdo. Lo scrive la Bbc online. Lui e sua moglie erano arrivati a Gazantiep dal villaggio curdo di Siirt, più a est, per sfuggire agli scontri armati tra ribelli e militari. Il ritardo di molti ospiti al ricevimento ha impedito che il bilancio della strage fosse ancora più pesante, riferiscono i media locali. Gli sposi sono rimasti feriti, ma non sono in pericolo di vita.


I feriti sono oltre 100 al momento e le immagini riportate dai social network mostrano donne e bambini con il volto coperto di sangue, la sala completamente distrutta con sedie e tavoli volati per la strada, decine di ambulanze e tanti corpi a terra. Un'esplosione così forte, ha detto un cronista locale, da essere udita da un capo all'altro della città di oltre un milione e mezzo di abitanti.

ERDOGAN: "IL KAMIKAZE AVEVA 12-14 ANNI" Il kamikaze che si è fatto esplodere alla festa di nozze a Gaziantep era un bambino di 12, forse 14 anni. Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan che ha poi ha aggiornato il bilancio della strage, che è salito a 51 morti. Il presidente turco, che ha confermato che si ritiene che con grande probabilità l'attentato sia opera dello Stato Islamico, ha poi reso noto che sono 69 le persone ricoverate in ospedale, 17 delle quali in gravi condizioni. La polizia ha trovato sul luogo dell'attentato, avvenuto nel quartiere di Beybahce dove abitano curdi provenienti dalle regioni di Siirt e Van, i resti di un giubbotto esplosivo, riporta ancora la stampa turca.

<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="it"><p lang="en" dir="ltr">solidarity with <a href="https://twitter.com/hashtag/Gaziantep?src=hash">#Gaziantep</a> &amp; all <a href="https://twitter.com/hashtag/Turkey?src=hash">#Turkey</a>. We continue to strengthen our cooperation to prevent &amp; counter terrorism <a href="https://t.co/6aFA9etvY8">https://t.co/6aFA9etvY8</a></p>&mdash; Federica Mogherini (@FedericaMog) <a href="https://twitter.com/FedericaMog/status/767315460400480256">21 agosto 2016</a></blockquote>
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Poco dopo i social netrwork sarebbero stati bloccati dal governo, come spesso accade in questi casi. Il primo a parlare dell'opera di un kamikaze è stato un un deputato locale del Partito per la giustizia e lo sviluppo (Akp), ma poco dopo anche il viceministro Mehmet Simsek ha riferito che si tratterebbe di un attentato suicida. «È un attacco barbarico - ha detto a Ntv - tutti i gruppi terroristici, il Pkk, l'Isis e il movimento di Gulem, stanno prendendo di mira laTurchia, ma con la volontà di dio, li sconfiggeremo».



La Turchia meridionale è stata più volte colpita in passato dai militanti separatisti curdi e dal Califfato. Ma non è l'unica regione del Paese presa di mira. Nel luglio scorso tre kamikaze dello Stato islamico hanno ucciso 44 persone all' aeroporto di Istanbul, mentre altre 40 sono state le vittime di un attacco kamikaze ad Ankara a marzo, rivendicato questa volta da un gruppo curdo.

In particolare dal tentato golpe del 15 luglio, una scia di attacchi di diversa matrice sta colpendo il Paese.

Solo negli ultimi due giorni, due autobomba contro due diverse stazioni della polizia, hanno causato 6 morti e oltre 200 feriti. 
Ultimo aggiornamento: Domenica 21 Agosto 2016, 22:01
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