La Russia non ha ancora ottenuto vittorie militari significative dal punto di vista propagandistico in Ucraina. Pure Mariupol, unica grande città a un passo dalla conquista totale, resiste nelle acciaierie Azovstal. Ma nella sua avanzata, l'esercito russo ha già ottenuto una larghissima porzione delle ricchezze naturali che rendono l'invasione un'operazione che non è errato definire riuscita, almeno dal punto di vista economico.
Nonostante un prezzo altissimo pagato in vite umane e perdite sul campo di battaglia, se Mosca riuscirà a tenersi i territori attualmente occupati, toglierà a Kiev gran parte della sua forza economica. L'esercito di Putin è riuscito a occupare una porzione di terra che va dal Donbass e arriva fino alle porte di Odessa. Secondo alcuni report, adesso in mano russa ci sarebbe l'80% di giacimenti di petrolio e gas presenti in Ucraina e tutte le raffinerie.
In mano russa anche le ricchissime miniere di carbone del Donbass, le piattaforme petrolifere del Mar Nero, diversi campi di grano (l'Ucraina è tra i principali esportatori al mondo), stabilimenti siderurgici a Mariupol e Krivoy Rog e quattro porti. Ma non il più importante, Odessa. Città che resta saldamente in mano ucraina, ma che resta obiettivo fondamentale della Russia.
Monastero di San Giorgio a Svyatogorsk distrutto da un missile russo nel Donbass
L'avanzata russa in Ucraina
La Russia ha invaso l'Ucraina il 24 febbraio, ma le sue forze si sono ritirate dalla capitale Kiev e dalle regioni circostanti alla Bielorussia e alla Russia occidentale all'inizio di aprile.
Ultimo aggiornamento: Martedì 10 Maggio 2022, 18:04
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