Sul tetto di Notre-Dame, qualche giorno prima dell'incendio
«L'incendio poteva sicurmente essere evitato. Si è sviluppato nell'area dell'impalcatura che serviva al restauro della guglia che è crollata a causa dell'incendio. Paradossalmente a crollare è stata una delle parti più recenti della cattedrale, frutto di un restauro di metà Ottocento, nell'abito della rielaborazione neogotica di Notre Dame». Lo ha affermato, all'Adnkronos, lo storico e critico d'arte Vittorio Sgarbi, sottolineando poi che «l'architettura di Notre Dame è largamente ricostruita e potrà esserlo ancora, il danno non è irreparabile, entro dieci anni potrebbe essere riaperta».
Quanto alla ferita inferta simbolicamente a Parigi, che per il suo cambiare lo skyline cittadino può rinviare al crollo delle torri gemelle a New York, per Sgarbi nel caso dell'attentato dell'11 settembre 2001 la drammaticità dell'evento era anzitutto nei morti, nello scontro epocale di civiltà che simboleggiava; a Parigi tutto si riduce a un incidente di cantiere, senza altre implicazioni, senza nulla di simbolico.
Un'altra cosa«.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 15 Aprile 2019, 22:09
© RIPRODUZIONE RISERVATA