Vladimir Putin è tornato indietro di 100 anni per dare il via libera all'invasione dell'Ucraina. L'ha fatto nel discorso alla nazione del 21 febbraio. Le colpe della «Russia comunista e bolscevica e soprattutto di Lenin», sono così tante che gran parte della crisi di questi giorni si deve anche alle scelte fatte più di un secolo fa, sostiene il presidente di Mosca. «Lenin e i suoi associati hanno creato l'Ucraina moderna, strappando territori alla Russia», ha detto. Ma chi era Lenin e perché è così importante?
Chi era Lenin
Vladimir Il´ič Ul´janov, che adottò lo pseudonimo di Lenin, nacque a Simbirsk nel 1870. Suo fratello era tra i responsabili dell'attentato contro lo zar Alessandro III. Lui ne abbracciò le idee rivoluzionarie, ma fu anche un grande sostenitore del marxismo. Divenuto membro nel 1898 del neonato Partito socialdemocratico russo, nel 1902 pubblicò uno dei suoi saggi più famosi, "Che fare?", nel quale sosteneva la necessità di un partito centralizzato formato da intellettuali e da rivoluzionari di professione, capace di dirigere la classe operaia e le masse contadine e di portare loro dall’alto la coscienza socialista.
Lenin prese parte nel 1905 alla prima rivoluzione russa, la cui sconfitta consentì una relativa ripresa del regime zarista.
L'ascesa al governo e la morte
Lenin diventò capo del governo, mettendo fuori legge tutti gli altri partiti al di fuori del suo. Successivamente guidò vittoriosamente la guerra civile reprimendo ogni opposizione interna e stabilì la dittatura del proletariato, che di fatto divenne la dittatura del partito bolscevico. Morì nel gennaio 1924, travagliato al pensiero che lo Stato potesse andare incontro a gravi degenerazioni in conseguenza di un uso indiscriminato del potere, degenerazioni delle quali lui pure aveva gettato con la sua opera le fondamenta. Le sue idee si sono tramandate nel corso degli anni successivi e la sua politica ha preso il nome di "leninismo".
Ultimo aggiornamento: Martedì 22 Febbraio 2022, 20:19
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