Ancora poche donne tra i Caschi Blu, l'Onu vuole reclutarle per le missioni di pace
di Franca Giansoldati
L'obiettivo finale è di arrivare ad un livello di presenze compreso tra il 15% e il 25% sia nello staff dirigenziale sia come osservatrici. Al momento le statistiche dimostrano che la strada intrapresa non sarà semplice. Il cammino prosegue con una certa lentezza, nonostante che la presenza femminile - anche nelle missioni più complicate - abbia fatto affiorare risorse preziose, come la capacità delle donne di negoziare e creare spirito di squadra.
Le peacekeepers hanno infatti confermato che sul campo riescono ad avere un migliore accesso alla popolazione, soprattutto su donne e bambini, per esempio intervenendo e sostenendo i sopravvissuti e raccogliendo informazioni che altrimenti sarebbero state difficoltose da reperire.
Gli studi fatti dal Palazzo di Vetro hanno portato alla luce che la presenza femminile tra i Caschi Blu si rivela una opportunità percepita da tutti come capacità di essere protetti, una presenza che genera fiducia.
Ultimo aggiornamento: Martedì 19 Maggio 2020, 16:57
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