Papa Francesco chiede di monitorare la violenza domestica, troppi femminicidi durante la quarantena
Coronavirus, la strage in quarantena: undici donne uccise nei due mesi dell'emergenza
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Appello Onu contro la violenza in casa. E in Italia sos per centri: «Servono più spazi»
Il lockdown in Messico è stato esteso fino alla fine di maggio. Amlo, come viene chiamato il presidente, ha assicurato in una conferenza stampa che la curca dei contagi nel paese sta scendendo, ma i numeri raccontano invece di una preoccupante moltiplicazione dei casi. E in questo mese le violenze potrebbero toccare un nuovo record. La quarantena, in quasi tutti i paesi, ha fatto crescere in modo preoccupante il numero dei femminicidi. Un’emergenza su cui anche le Nazioni Unite hanno puntato l’attenzione.
Lo stesso segretario generale Antonio Guterres ha chiesto ai governi di affrontare questo «terribile aumento di casi di violenza domestica» a cui si assiste durante l'isolamento.
Il Messico è uno dei paesi più a rischio. Migliaia di donne spariscono nel nulla, tante altre non denunciano. Pochissimi i casi in cui si arriva alla condanna. Circa il 44% delle donne ha subito violenza da un partner e il 66% delle donne è stata violentata, secondo l'Istituto messicano di statistica. Le proteste contro la violenza di genere in Messico si sono intensificate negli ultimi anni in seguito all'aumento dei femminicidi. Nell'ultimo anno, secondo i dati del governo, sono state uccise 3.825 donne, il 7% in più rispetto al 2018. In alcuni casi, donne bruciate, mutilate, violentate e uccise.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 4 Maggio 2020, 14:26
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