Sostenibilità, pochi sprechi e 35% di donne dirigenti, il cammino ispirato alla Laudato Sì del Conad
di Franca Giansoldati
Ma ha dovuto introdurre delle quote rosa, come ci è riuscito?
«Il fatto è che sono state individuate e promosse donne in gamba. In azienda le donne riescono a dare davvero molto. Personalmente sono contrario ai meccanismi delle Quote Rosa. Preferisco creare le condizioni per fare in modo che le donne ai livelli apicali possano esprimere le loro potenzialità, lavorando al meglio. Farlo per decreto non lo trovo positivo, almeno a lungo termine».
Pensa alla Legge Golfo Mosca ?
«E' un intervento legislativo che ha favorito ovviamente la possibilità delle donne a muoversi e a recuperare un gap che effettivamente esiste. Il punto è che in prospettiva non può essere una continua riconferma perché non è detto che nelle società quotate in borsa la presenza femminile coincida con i migliori amministratori. Mi spiego: bisogna monitorare, aiutare le donne ad esprimere le loro condizioni, a essere tutelate sia in azienda che in famiglia. Ma continuare a ripetere il medesimo meccanismo forse alla lunga non è così efficace. Le Quote Rosa vanno bene ma se hanno un tempo, un limite».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 4 Marzo 2020, 19:07
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