Fine settimana tra ressa e deserto: assalto a negozi e ristoranti, ma la pioggia frena gli assembramenti

Fine settimana tra ressa e deserto: assalto a negozi e ristoranti, ma la pioggia frena gli assembramenti

di Giovanni Migone

Debutto zona gialla a due facce nel weekend. Da un lato, la grande ressa del sabato tra shopping e ristoranti, complice un tempo clemente; dall’altro il deserto domenicale con la pioggia a dirotto e comunque i ristoranti sempre pieni. Un fine settimana che era sotto la lente di ingrandimento delle forze dell’ordine, dopo le immagini viste sette giorni fa, quando nonostante la zona arancione, il centro città e i Navigli erano stati presi d’assalto. Le sanzioni sono invece piovute per alcune feste private, con 42 verbali elevati.

IL CENTRO Il centro e le vie dello shopping sono finiti sotto assedio nella giornata di sabato, fin dalla mattina. Stesso affollamento tra bar e ristoranti, dove un tavolino e due sedie per pranzo sono diventate merce rara, con turni per mangiare fino alle 16. Tanta gente, dunque, ma nessun assembramento particolare e nessun caso di mascherina mancante. Con la sera, tornano a riempirsi anche i locali della movida con l’aperitivo anticipato intorno alle 16, per aggirare la chiusura delle 18.

NAVIGLI E 5 GIORNATE. Tra venerdì e sabato, i Navigli hanno registrato un afflusso di persone che non si vedeva da tempo, con i tipici spazi stretti che non hanno aiutato a gestire i distanziamenti. Alle 18 i locali hanno cominciato a ritirare i tavolini, ma i clienti, appoggiati ai parapetti del canale o seduti lungo la Darsena, hanno continuato a sorseggiare i propri drink in bicchieroni di plastica, servendosi da chi si è dato alla vendita d’asporto. Poco più su, alle Colonne di San Lorenzo, gli assestati di gin tonic e spritz tengono la posizione ben oltre l’orario di chiusura.

Risalendo la circonvallazione, muro di persone davanti all’Hop e al Mom, storici locali tra viale Regina Margherita e viale Montenero. Transitando di sabato poco prima delle 18: qualche mascherina sembra scivolare un po’ troppo dal volto, ma la sensazione generale è quella una bevuta in compagnia nel rispetto delle norme.

CORSO COMO-GARIBALDI Il pomeriggio del sabato, ai piedi delle torri di vetro e acciaio di Gae Aulenti, è tanta la gente che passeggia. Alle 16 circa, scatta la ricerca dello spritz, con i tavolini che si riempiono per un paio d’ore, prima di tornare ammassati sotto i dehors spenti. A poca distanza, in corso Garibaldi, tra Radetzky e Cimmino 104, i camerieri trottano tra i clienti seduti sotto gli ombrelloni. Anche qui, il profumo di normalità passa in fretta e lascia dietro di sé solo i pasdaran della consumazione in piedi in bicchiere di plastica.

DOMENICA AL RISTORANTE A lavare via il senso di normalità ritrovata, ci ha pensato la pioggia di ieri, che ha cancellato insieme il ritrovarsi nuovamente dei milanesi e il rischio di assembramenti. Sono rimasti però i ristoranti pieni, se non proprio soldout, complici i posti ridotti dal distanziamento sociale. I locali hanno ricevuto prenotazioni già da metà settimana e c’è chi si è ingegnato a fare più turni anche oltre le 15. 


Ultimo aggiornamento: Lunedì 8 Febbraio 2021, 06:45
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