Coronavirus, medici denunciati, l'assessore tuona: «Sciacalli». E alcuni avvocati offrono la difesa gratuita ai sanitari
di Luca Patrassi
LEGGI ANCHE:
Pesaro, emergenza Coronavirus, marito e moglie perdono lo stipendio lo stesso giorno: «Abbiamo due bimbi e il mutuo»
Marina Magistrelli con il Corriere a sostegno di Torrette: «Un aiuto concreto, sicuro e immediato»
L’assessore regionale alla Protezione civile Angelo Sciapichetti ha sintetizzato con «sciacalli» il suo pensiero. «Mi giungono segnalazioni di avvocati che si stanno già offrendo come difensori e contemporaneamente stanno promuovendo campagne di sensibilizzazione per indurre i parenti delle vittime del coronavirus a denunciare medici, infermieri e rappresentanti vari del sistema sanitario. Siamo ancora in piena guerra contro il virus e già gli applausi, i ringraziamenti, le lacrime di commozione per i gesti eroici del personale sanitario sembrano un ricordo. E non mi si venga a parlare di diritto alla difesa».
L’assessore regionale, però, non generalizza. «Ho visto però che, come sempre, non tutti sono uguali, c’è infatti un mio amico avvocato che ha già scritto che non presterà la sua competenza per accettare incarichi finalizzati ad intentare cause contro operatori sanitari impegnati nella pandemia. Sotto la toga si può nascondere un uomo o uno sciacallo, io sono convinto che i primi saranno la quasi totalità. Restiamo umani per favore. Basta sciacalli».
L’avvocato Andrea Netti ha subito preso le difese della linea Sciapichetti: «Facciamo anche il contrario ed offriamo una difesa gratuita a testa ad un medico che riceve una lettera da qualche collega. Un albo pro bono, sarò il primo a sottoscrivere». L’avvocato Giovanna Matteucci, con una dichiarazione social, «informa la clientela che non accetta incarichi per intentare cause contro operatori sanitari, medici e infermieri, impegnati nella lotta al Covid 19.#No sciacalli »
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 1 Aprile 2020, 10:26
© RIPRODUZIONE RISERVATA