Erbicida per ripulire strade e aiuole dalle erbacce. Ma è allarme: «Pericoloso per gli animali»

Strade e aiuole, erbicida contro le erbacce. Ma è allarme: «Pericoloso per gli animali»

di Enzo SCHIAVANO

Per eliminare la vegetazione spontanea il Comune di Casarano ha autorizzato la ditta incaricata a utilizzare il glifosato, un prodotto chimico che è pericoloso per gli animali domestici e i randagi. 
Infatti, nei giorni scorsi si sono intensificate le proteste da parte dei proprietari di gatti e cani nelle zone dove il prodotto è stata già utilizzato. Proteste che sono state rivolte anche ai consiglieri comunali di opposizione. Uno di loro, Marco Mastroleo, ha scritto al sindaco Ottavio De Nuzzo e al servizio Igiene e Sanità dell’Asl chiedendo chiarimenti riguardo alla pratica utilizzata. 

Erbicida pericoloso? Si attende la decisione dell'Ue

Facciamo una premessa doverosa: l’utilizzo del glisofato è legittimo. L’Unione Europea nel dicembre scorso doveva decidere se vietare una volta per tutte questo erbicida, ma la decisione è stata rinviata ancora una volta. E così gli enti pubblici, tra cui il Comune di Casarano, hanno deciso di utilizzarlo per eliminare le erbacce dalle zone pubbliche.  Ma i primi interventi nelle strade della città ha prodotto una serie di proteste di proprietari di cani e cani domestici e randagi per gli effetti sulla salute degli animali. Per non parlare degli uccelli, anfibi, insetti, lombrichi e delle api. Infatti, il glisofato può provocare sugli animali domestici problemi di natura neurologica, come convulsioni, crisi epilettiche, congestione. 

La protesta dei cittadini e dell'opposizione comunale 

Il consigliere comunale Marco Mastroleo ha fatto sue le proteste dei cittadini. «Ho inviato una comunicazione ufficiale, indirizzata al sindaco e ad altri destinatari interessati – afferma il consigliere di opposizione -, ho sollevato questioni urgenti riguardanti la gestione della vegetazione spontanea e l'utilizzo di prodotti fitosanitari, in particolare il glifosato, enfatizzando la necessità di coinvolgere le Asl per una valutazione approfondita sull'uso di questa sostanza. È fondamentale considerare attentamente le possibili conseguenze sulla salute pubblica e sull’ecosistema, nonché sugli animali, sia domestici che randagi».
«Sottolineiamo l'importanza del principio di precauzione – si legge nella pec inviata al sindaco -, questo approccio giustifica una scelta responsabile. I cittadini devono sapere se tale prodotto è stato usato o meno e se è stato usato sarebbe corretto comunicare dove». Infatti, l’Amministrazione Comunale non ha mai pubblicato, nonostante abbia i mezzi per farlo, il calendario e le strade in cui si utilizza il fitofarmaco. In questo modo il cittadino eviterebbe di far uscire il proprio animale domestico quando il pesticida viene utilizzato nel proprio quartiere. La comunicazione è stata inviata anche all’assessore all’Ambiente, Rosi Scarangella; al responsabile del Settore V, Andrea Carrozzo; al DEC del servizio rifiuti solidi urbani, Simone Zecca; e per conoscenza al Servizio Igiene e Sanità Pubblica dell’Asl.
Tra le altre cose, l’esponente politico ha ricordato che ci sono prodotti alternativi al glisofato. «Inoltre – aggiunge Mastroleo - ho richiesto chiarimenti sulla sperimentazione dell'acido pelargonico come metodo alternativo alla gestione convenzionale della vegetazione, interrogando sull'esito degli esperimenti condotti e sulla loro efficacia. Questo – conclude il consigliere - è un momento cruciale per la nostra comunità, e il principio di precauzione deve guidare ogni nostra azione per garantire la sicurezza e il benessere di tutti».
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Ultimo aggiornamento: Giovedì 28 Marzo 2024, 05:00
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