Latina, ragazzo picchiato a scuola. Minacciata anche la fidanzata: «Se denunciate, sabato ti facciamo la festa»

I minorenni sono stati convocati in Questura. I due fidanzatini sono terrorizzati dopo le minacce ricevute

Latina, ragazzo picchiato a scuola. Minacciata anche la fidanzata: «Se denunciate, sabato ti facciamo la festa»

di Marco Cusumano

«Non dovete denunciare, altrimenti sabato ti facciamo la festa». E’ uno dei messaggi intimidatori inviati da alcuni studenti a una ragazza minorenne della stessa scuola. La giovane, terrorizzata dopo aver ricevuto le minacce, è la compagna di un altro ragazzo che martedì 9 aprile è stato picchiato all’interno della scuola superiore di Latina. Una vicenda tutta da chiarire sulla quale stanno indagando gli agenti della Questura di Latina che proprio in questi giorni stanno interrogando tutti i ragazzi coinvolti, che frequentano la stessa scuola.

La vicenda

La vittima dell’aggressione, di appena 15 anni, è stata già ascoltata, alla presenza dei genitori e dell’avvocato. Ha riferito la propria ricostruzione dei fatti: quel giorno, al cambio dell’ora, era andato in un’altra classe per incontrare un amico. Davanti alla porta un altro alunno gli ha chiesto cosa volesse con tono intimidatorio: «Cosa stai facendo qui?». Il ragazzo gli ha risposto che stava cercando un amico. «Se devi parlare con qualcuno devi chiedere prima l’autorizzazione a me» è stata la replica che ha scatenato una discussione, precipitata rapidamente. Il 15enne è stato colpito al volto, forse con una testata o un pugno, poi si è allontanato ma è stato colpito nuovamente di spalle ed è caduto a terra. A quel punto si è alzato e si è difeso colpendo il rivale con dei calci. Questa la ricostruzione fornita dal minorenne, confermata davanti alla polizia e nella denuncia depositata in Questura.

Al momento del pestaggio non erano presenti insegnanti e nessuno ha chiamato la polizia o i carabinieri.

Il giorno successivo, però, il ragazzo ha cominciato ad avvertire dei sintomi preoccupanti, dolori, problemi di stomaco e all’orecchio. A quel punto è stato accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria Goretti: il personale dell’ospedale, di fronte a un episodio così grave e alle parole riferite dalla vittima, ha subito inviato una segnalazione all’autorità giudiziaria. Il quindicenne ha riportato diversi traumi al viso e alla testa, dopo la medicazione è stato dimesso con prognosi di dieci giorni. La Questura, dopo aver ricevuto la segnalazione dall’ospedale, ha avviato le indagini convocando il ragazzo. Lo stesso sarà fatto con gli altri ragazzi coinvolti in questa brutta vicenda. Ora gli investigatori dovranno ricostruire nel dettaglio quanto accaduto. La madre dell’altro ragazzo coinvolto sostiene che la dinamica sia completamente diversa: «Il pugno in volto - spiega - è partito proprio dal 15enne verso il ragazzo dell’altra classe che tra l’altro lo stava informando che la persona da lui cercata era assente da scuola». Saranno naturalmente gli investigatori a stabilire la verità.

I messaggi

Nei giorni successivi, però, è accaduto qualcosa di altrettanto grave. Alcuni altri ragazzi, amici del presunto aggressore, hanno inviato dei messaggi intimidatori alla fidanzata del giovane pestato. «Non dovete denunciare, altrimenti sabato ti facciamo la festa», questo il tenore delle minacce che hanno spinto la coppia di fidanzati a non uscire più di casa, terrorizzati dal rischio di essere avvicinati dal gruppo. Per adesso i genitori della ragazza non hanno depositato una denuncia specifica per le minacce, ma ciò potrebbe accadere molto presto. Intanto la Questura prosegue le indagini ascoltando i ragazzi già identificati.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 18 Aprile 2024, 16:07
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