«Non dovete denunciare, altrimenti sabato ti facciamo la festa». E’ uno dei messaggi intimidatori inviati da alcuni studenti a una ragazza minorenne della stessa scuola. La giovane, terrorizzata dopo aver ricevuto le minacce, è la compagna di un altro ragazzo che martedì 9 aprile è stato picchiato all’interno della scuola superiore di Latina. Una vicenda tutta da chiarire sulla quale stanno indagando gli agenti della Questura di Latina che proprio in questi giorni stanno interrogando tutti i ragazzi coinvolti, che frequentano la stessa scuola.
La vicenda
La vittima dell’aggressione, di appena 15 anni, è stata già ascoltata, alla presenza dei genitori e dell’avvocato. Ha riferito la propria ricostruzione dei fatti: quel giorno, al cambio dell’ora, era andato in un’altra classe per incontrare un amico. Davanti alla porta un altro alunno gli ha chiesto cosa volesse con tono intimidatorio: «Cosa stai facendo qui?». Il ragazzo gli ha risposto che stava cercando un amico. «Se devi parlare con qualcuno devi chiedere prima l’autorizzazione a me» è stata la replica che ha scatenato una discussione, precipitata rapidamente. Il 15enne è stato colpito al volto, forse con una testata o un pugno, poi si è allontanato ma è stato colpito nuovamente di spalle ed è caduto a terra. A quel punto si è alzato e si è difeso colpendo il rivale con dei calci. Questa la ricostruzione fornita dal minorenne, confermata davanti alla polizia e nella denuncia depositata in Questura.
Al momento del pestaggio non erano presenti insegnanti e nessuno ha chiamato la polizia o i carabinieri.
I messaggi
Nei giorni successivi, però, è accaduto qualcosa di altrettanto grave. Alcuni altri ragazzi, amici del presunto aggressore, hanno inviato dei messaggi intimidatori alla fidanzata del giovane pestato. «Non dovete denunciare, altrimenti sabato ti facciamo la festa», questo il tenore delle minacce che hanno spinto la coppia di fidanzati a non uscire più di casa, terrorizzati dal rischio di essere avvicinati dal gruppo. Per adesso i genitori della ragazza non hanno depositato una denuncia specifica per le minacce, ma ciò potrebbe accadere molto presto. Intanto la Questura prosegue le indagini ascoltando i ragazzi già identificati.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 18 Aprile 2024, 16:07
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