Zaia: «Da Conte un libro dei sogni, mi aspettavo qualche asso nella manica»
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Zaia: «Da Conte un libro dei sogni». «Conte ha convocato questo appuntamento e io mi aspettavo qualche fuoco di artificio, qualche asso nella manica. Qualcosa di più. Il riassunto di quanto è stato fatto e il libro dei sogni sono poco da parte di un presidente del Consiglio in carica da due anni. Il Covid19 è una cosa degli ultimi quattro mesi. Un po' di bilancio, suvvia», dice Luca Zaia in un'intervista al Corriere della Sera. «Se il metodo è sempre quello, moriremo di comitati, di autotutela, di non toccare questo e non toccare quello, di gemmazione di grandi riunioni e proliferazione delle task force. Moriremo di ipocrisia. Se non semplifichiamo davvero, sprofonderemo», avverte Zaia. In merito alla possibile fiscalità di vantaggio per il Sud, «non esiste che ci siano figli e figliastri», dice il governatore del Veneto. «Il Sud ha bisogno di aiuto e non si discute: il garantire una crescita uniforme è un dovere». Ma secondo il governatore del Veneto «non è che si vincono i Gran premi penalizzando chi ha la possibilità di vincerli. Vogliamo dirlo: nei nostri confronti, ma non solo nostri, c'è sempre stato un certo atteggiamento: 'Tanto loro comunque si arrangiano'. E invece no. E dunque senza il riconoscimento dell'autonomia, - sottolinea - non esiste che ci siano pacchetti riservati ad alcune aree del Paese».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 4 Giugno 2020, 12:58
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