Torre Maura, periferia contro Raggi: basta rom
Rom a Torre Maura: «Il razzismo non c'entra nulla lottiamo solo per sopravvivere»
Quell'estrema destra che per i prossimi due giorni ha organizzato fiaccolate e manifestazioni nel quartiere. Anche oggi, come accade ormai da due giorni, i cittadini si sono ritrovati davanti alla struttura di via dei Codirossoni, sorvegliando il viavai di pullmini che per tutta la giornata hanno effettuato il trasferimento dei nomadi. Oggi altri 16 sono stati accompagnati fuori dalla struttura dalle vetture della Sala operativa sociale. «Siamo in ostaggio, vogliamo uscire da qui», urla dalle finestre chi, per l'ennesima giornata, non è riuscito a trovare un'altra sistemazione. «Siamo esseri umani - gridano -, con gli stessi diritti di tutti».
Ecco i veri cittadini di #TorreMaura. Grazie #Simone.
— Virginia Raggi (@virginiaraggi) 4 aprile 2019
I giovani sono il nostro futuro.
A @Roma non c'è spazio per gli estremismi di Casapound e Forza Nuova.
ps Abbiamo oscurato il volto del minore per tutelarlo: https://t.co/UeCG7qPnCk pic.twitter.com/RSv402P2e7
I mezzi che li prelevano dal centro vengono scortati dalla polizia, mentre all'esterno i manifestanti applaudono sarcasticamente, tenuti a distanza dal cordone degli agenti. «Smettetela di battere le mani - urla qualcuno a fine serata -, facciamo il saluto romano». «Non siamo razzisti - si difendono i residenti -, abbiamo solo paura».
All'interno della struttura proseguono i colloqui che preludono al trasferimento in altre strutture, come annunciato dal Campidoglio nei giorni scorsi. Fuori la protesta monta e quando alcune persone con le buste piene di pane si avvicinano all'ingresso vengono fermate e accerchiate. Quel che resta sono alcuni pezzi sparsi a terra, come accaduto martedì quando i manifestanti hanno calpestato alcuni panini diretti ai nomadi. Non mancano le offese ai cronisti definiti «servi». «Ci fate passare per quello che non siamo - sostengono -, noi chiediamo soltanto aiuto».
Sulla protesta sono intervenuti anche i vescovi che, per bocca del segretario generale mons. Stefano Russo, ha invitato a «evitare guerre tra poveri». Occorre, ha detto, «attenzionare l'ambiente a tutto tondo perché parliamo sempre di persone». Quello che preoccupa, ora, sono i potenziali rischi delle manifestazioni annunciate per i prossimi giorni. Per domani Forza Nuova ha indetto per le 19 una fiaccolata con tanto di «saluto romano», già sfoggiato ieri, mentre sabato sarà la volta del sit-in di Casapound, oggi protagonista di un video in cui un ragazzo di 15 anni accusa il movimento di «cavalcare la rabbia» per «racimolare un pò di voti». Sempre per sabato potrebbe essere organizzata che una manifestazione del Pd che ha già chiesto un consiglio straordinario sui disordini. Oggi, a far visita ai nomadi, è arrivato il presidente del partito, Matteo Orfini. «Qui c'è tutto il fallimento dello Stato e della politica - ha detto - un fallimento che parte da lontano ma che è aumentato negli ultimi due anni».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 4 Aprile 2019, 20:48
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