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Gli abitanti elencano una serie di criticità: «strade buie e piene di rifiuti, case popolari sono disastrate, alberi pericolanti e mancanza di servizi». E si sfogano, cercando di spiegare le ragioni della protesta anti-nomadi, respingendo l'accusa di razzismo: «Non abbiamo problemi con i migranti - dice Marco - danno uno sguardo ai nostri bambini, gli insegnano l'inglese. Ma con i nomadi è diverso. Loro hanno una cultura diversa. Abbiamo paura che vengano a rubare nelle nostre case».
La rabbia e la delusione che si respira tra quei palazzoni di periferia è tanta. «Ci chiamano razzisti, ma noi siamo spaventati - sottolinea Virginia -. Qui è molto degradato». E in mattinata per qualche minuto si sono 'scaldatì i toni con alcuni residenti che hanno rivolto insulti ai giornalisti presenti. «Siete dei servi - ha urlato uno di loro - avete raccontato quello che volevate non la verità».
E la rabbia monta soprattutto verso i politici che si fanno vedere, dicono, solo in campagna elettorale e verso il Campidoglio e il municipio a guida 5 stelle. «Siamo arrabbiati e ci sentiamo abbandonati dall'Amministrazione - spiega una residente tornata per il terzo giorno in strada a presidiare la struttura di via dei Codirossoni - Noi credevamo che con il Movimento 5 Stelle potesse cambiare qualcosa e invece è ancora peggio. Nessuno ci ha coinvolti, queste famiglie sono arrivate all'improvviso. Siamo stufi di decisioni prese dall'alto».
Accanto a lei Sandro, un autotrasportatore che vive in quel crocevia di strade desolate da una vita. «In questo municipio M5S ha preso tantissimi voti, ma la prossima volta non sarà così - dice - Solo Casapound è arrivata appena abbiamo chiesto aiuto.
Tutti gli altri non hanno fatto nulla in questi anni. Ho intravisto nei giorni scorsi anche qualcuno del Pd che è venuto a fare qualche sorrisino e nulla di più». Tra le prime a scendere in strada Federica, mamma di un bambino di 6 anni, che non usa mezzi termini: «Qui vengono tutti a fare solo campagna elettorale - afferma - la prossima volta voteremo in molti per Casapound». Il guanto di sfida è lanciato.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 4 Aprile 2019, 19:49
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