Indossava un abito molto elegante ed era truccata accuratamente. Nella pochette (che era accanto al cadavere) mancano all'appello i documenti d'identità eppure sul corpo non c'erano segni di violenza. Non solo. La ragazza era uscita da casa giovedì sera senza farvi più ritorno. La procura di Roma ha disposto l'autopsia e gli esami dei tabulati telefonici per ricostruire le sue ultime ore di vita.
Sara Girelli, identificato il cadavere trovato sulla banchina del Tevere: era scomparsa da ieri
Sara Girelli, il mistero si infittisce
Si infittisce sempre di più il mistero sulla morte di Sara Girelli, la 28enne trovata morta sulla banchina del Tevere sotto ponte Mazzini. L'ipotesi iniziale (suicidio) non convince chi indaga, ci sono alcuni elementi che non tornano e che potrebbero essere chiariti dopo l'esame autoptico e svelati dai fotogrammi delle immagini delle telecamere di video sorveglianza della zona.
La vittima era originaria di Civitavecchia, dove abitava in viale Baccelli con la madre. Sara, diplomata al liceo artistico e vincitrice di una borsa di studio, doveva sottoporsi ad una visita medica. La polizia sta indagando per verificare se la studentessa, prima di morire era in compagnia di qualcuno che potrebbe averla spinta giù dalla balaustra da un'altezza di venti metri.
Il fatto è avvenuto a poca distanza da dove il 2 maggio del 2019 l'ex campionessa di atletica tunisina di 37 anni, Imen Chatbouri, venne trovata morta con la borsa della palestra vicino.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 16 Gennaio 2023, 10:57
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