Sapienza, ancora un rave notturno: in 2mila al party non autorizzato

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di Marco Pasqua
Cambiano i corsi, i docenti, gli orari delle lezioni, ma La Sapienza sembra non avere intenzione di modificare la sua offerta extracurriculare di rave notturni abusivi: stessi organizzatori, stessi incassi in nero, stessa dose di illegalità, tra le mura del più grande ateneo d'Europa. E' una delle discoteche più ambite dei seguaci dello sballo notturno: alcol low cost, nessuna regola sugli orari, droghe un po' ovunque, controlli zero, piano per la sicurezza totalmente assente. E, soprattutto, ingresso gratuito: una caratteristiche che è stata introdotta solo nell'ultimo rave, andato in scena l'altro ieri notte. Perché fino allo scorso anno accademico, per partecipare ad uno dei party illegali dentro l'università da marzo ad aprile ne sono andati in scena due, uno addirittura per i corridoi della Facoltà di Lettere, ignorando i regolamenti in materia varati dal Senato Accademico (d'intesa con le rappresentanze degli studenti) bisognava versare un obolo di tre euro. Ovviamente esentasse. Una caratteristica che, in più di una occasione, ha fatto storcere il naso a chi, anche tra gli studenti, voleva sballarsi gratuitamente. E così, gli antagonisti by night, che sanno di poter guadagnare cifre di tutto rispetto dalla vendita di alcolici, hanno deciso di fare un sacrificio, e di permettere a tutti (ovviamente anche a liceali e a chi con il mondo universitario non ha nulla a che vedere) di entrare senza mettere mano al portafogli. Anche se ora verranno denunciati dalla Sapienza, che si rivolgerà alla polizia.
 

TAM TAM SUI SOCIAL
Niente obolo, al party di venerdì notte organizzato via Facebook e Instagram si accedeva da viale Regina Elena. E questo proprio mentre a San Lorenzo, era in corso un blitz di Virginia Raggi insieme alla presidente del Municipio, Francesca Del Bello. La sindaca stava partecipando ad un flashmob organizzato dai residenti, per fare il punto sulle criticità di un territorio minato dalla movida violenta e dallo spaccio: e a poche centinaia di metri le casse sparavano già ad alto volume la musica di quella che è stata ribattezzata Sapienza Trash Night. L'evento era stata promosso nei giorni scorsi dai collettivi universitari con tanto di sfottò rivolto a giornalisti e ateneo: «In un'università molto lontana il magnifico rettore Gaudio, l'amministrazione della Sapienza tutta, a seguito della decadenza etica e morale degli studenti dell'ateneo, decidono di proseguire la guerra stellare contro vizi e lassismi giovanili. La Sapienza, una stazione spaziale corazzata di tale potenza da poter distruggere un intero pianeta, si prepara alla festa decisiva». Otto dj e una gigante pista da ballo allestita nel Pratone, luogo simbolo dell'illegalità notturna difesa dai collettivi. Lo stesso posto dove, lo scorso 14 settembre, nonostante le diffide della casa di distribuzione Lucky Red i promotori dei rave notturni avevano animato la proiezione del film Sulla mia pelle, sulla vicenda di Stefano Cucchi.
Duemila persone in tutto, nessun addetto alla sicurezza, per uno sballo senza limiti. Due le file predisposte: una per la birra (ogni bicchiere a 3 euro), un'altra per i cocktail, anche questi venduti a prezzi ultrapopolari. Ovviamente senza che nessuno rilasciasse uno scontrino. Una postazione per spillare birre, allestita nel tardo pomeriggio, sotto lo sguardo di chi nell'ateneo vorrebbe (solo) studiare e insegnare, senza che nessuno si chiedesse se quell'attività fosse legale.
 
 


EVENTI VIETATI
Il Senato Accademico, pochi mesi fa, aveva varato un regolamento chiaro, che vietava eventi del genere. L'11 maggio scorso, la polizia, d'intesa con La Sapienza, era intervenuta, per impedire proprio uno di questi party, sbarrando tutti gli accessi. Anche stavolta, l'ateneo fa sapere di aver allertato le forze dell'ordine: «L'iniziativa in questione non era autorizzata - spiega in una nota l'ateneo - Nella città universitaria è presente un sistema di vigilanza e anche una videosorveglianza: non appena si ha contezza che c'è qualcosa di non autorizzato vengono allertate le autorità competenti, nel caso il Commissariato di Polizia interno e anche la Guarda di finanza per quanto competenza. Quindi, viene inoltrata una denuncia querela alla procura della Repubblica a cui vengono forniti tutti gli elementi necessari». Ma intanto, venerdì il party sul più grande dancefloor a ingresso gratuito della Capitale, è andato avanti fino all'alba, in spregio a ogni regola.
Ultimo aggiornamento: Domenica 30 Settembre 2018, 16:09
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