Lo salva da un'aggressione, poi lo droga e lo violenta. L'incubo del giovane commesso: «Non ricordo niente»

L'aggressore, un 38enne brasiliano, è stato condannato a 6 anni di carcere

Lo salva da un'aggressione, poi lo droga e lo violenta. L'incubo del giovane commesso: «Non ricordo niente»

di Redazione Web

Lo ha prima salvato da un'aggressione poi, però, si è trasformato lui stesso nel carnefice. Ha drogato e violentato un giovane commesso. È quanto è emerso in tribunale oggi a Roma dove era imputato per violenza sessuale un 38enne brasiliano, ma residente nella Capitale. L'uomo è stato condannato a sei anni di carcere.

La sentenza è stata letta dal presidente della Quinta sezione penale del tribunale di Roma, Maria Bonaventura, alla presenza della vittima, un 23enne romano commesso in un negozio di abbigliamento a Roma Est e del suo legale di parte civile Antonietta Fiorini.

Stupro choc a Milano, 18enne stuprata ai Navigli: fermato un egiziano. «Era ubriaca, si era offerto di aiutarla»

Drogata e violentata in vacanza in Grecia, Julie suicida a 19 anni. «Colpa di quella notte da incubo»

La violenza sessuale

La violenza risale al dicembre 2021 quando, chiuso il locale commerciale, il giovane stava aspettando l'autobus che lo avrebbe riportato a casa.

Sarebbe stato, però, infastidito da un uomo che sembrava fosse intenzionato a rapinarlo.

In suo soccorso è arrivato il 38enne che lui conosceva di vista perchè cliente del negozio di abbigliamento in cui lavorava. L'uomo si è quindi proposto per accompagnarlo a casa tirandolo fuori da quella situazione di pericolo. Per questo il giovane, ancora spaventato, è salito sulla Fiat 500.

Sostenendo di volergli dare un bicchiere d'acqua, lo ha fatto salire nel suo appartamento e, bevuta quell'acqua, «da quel momento non ricordo più nulla» ha detto la vittima al giudice sostenendo di essere stato narcotizzato con la droga dello stupro.

Solo al risveglio la mattina, ancora nell'appartamento, ha provato a chiedere informazioni su cosa fosse accaduto ricevendo risposte evasive. Le lesioni riscontrate durante una visita medica e le macchie biologiche rinvenute sul suo abbigliamento non hanno lasciato dubbi sul rapporto sessuale subito mentre era incosciente. Ha quindi presentato denuncia presso il commissariato di Polizia. Oggi, nel corso della requisitoria, il procuratore ha chiesto 4 anni di carcere, ma il tribunale ha condannato l'imputato a sei anni di carcere oltre ad una provvisionale di 20mila euro. «Il mio assistito ha dimostrato un grande coraggio nel denunciare l'accaduto» ha detto ad «Agenzia Nova» l'avvocato Fiorini.


Ultimo aggiornamento: Martedì 12 Settembre 2023, 09:45
© RIPRODUZIONE RISERVATA