Roma, il Comune dimentica i caduti: monumenti ai combattenti nel degrado

Il Comune dimentica i caduti: monumenti ai combattenti nel degrado

di Flavia Scicchitano
Loculi rotti, erba alta, sporcizia. E' questo lo scenario che si deve attraversare per raggiungere, nella parte orientale del cimitero monumentale del Verano, il Sacrario Militare. Il Monumento ossario dei caduti della Guerra 1915-18, un muro semicircolare in marmo bianco con incisi i nomi dei caduti per la Patria, più volte deturpato da atti vandalici, è oggi circondato dal degrado. In occasione del prossimo 4 novembre, per il centenario della fine della Grande Guerra, il cimitero monumentale di Roma resta senza manutenzione: mancata pulizia e decoro, dal verde incolto ai ripetuti furti, nel disinteresse dell'amministrazione comunale. Ma l'Ossario del Verano non è l'unico luogo simbolo della Prima guerra mondiale a versare in stato di abbandono.

A poche centinaia di metri dall'Altare della Patria, che conserva la sepoltura del Milite ignoto, a piazza Vittorio Emanuele II, nel rione Esquilino, un'altra opera è dimenticata tra cartoni, rifiuti e sporcizia. Si tratta del monumento in travertino eretto in onore e ricordo dei caduti del primo conflitto mondiale all'interno del Giardino Nicola Calipari, rifugio per senzatetto e ubriaconi, luogo di bivacco e accampamenti di fortuna, si sporcizia e criminalità. E ancora, l'intera area der cannone, il monumento in ricordo dei caduti nel triangolo compreso tra Via Casilina, Via Carlo della Rocca e Via Francesco Baracca, nel quartiere di Tor Pignattara, un cannone austriaco della Prima Guerra Mondiale, versa ciclicamente in condizioni di incuria, tra immondizia, escrementi ed erba incolta. E lo stesso vale per la lapide murata sulle Mura Aureliane, dedicata ai caduti del quartiere Appio Latino e Tuscolano, e per il monumento ai caduti del Nomentano e Salario, una Vittoria alata su cavallo, oggi situato a Villa Paganini, nel quartiere Trieste.
Il parco romano da gioiello della capitale si è trasformato in un'oasi di degrado, tra alberi pericolanti e rifiuti. Stessa triste sorte per i busti collocati a semicerchio dei caduti al Pincio, a Villa Borghese, e per Villa Glori, il parco della Rimembranza, creato per onorare i caduti della guerra appena conclusa.
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Ultimo aggiornamento: Lunedì 29 Ottobre 2018, 09:30
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