Roma, non serve il boss per primo, raid dei Casamonica in un bar: disabile reagisce, presa a calci

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I pm di Roma indagano per lesioni, minacce e danneggiamento in merito a quanto avvenuto domenica primo aprile in un bar di via Salvatore Barzilai, nel quartiere della Romanina. Antonio Casamonica e suo cugino Alfredo Di Silvio, personaggi legati all'omonimo clan, hanno aggredito una ragazza portatrice di handicap e un cittadino romeno di 39 anni, quest'ultimo proprietario dell'esercizio commerciale. Della vicenda scrive La Repubblica.

Una punizione, secondo gli accertamenti della polizia, per rivendicare il controllo del territorio nelle vicinanze delle roccaforti del clan. Sul raid sono state presentate alla polizia due denunce. Il fascicolo per ora è affidato ai pm che indagano sui reati comuni ma visti i personaggio coinvolti non è escluso che possa finire all'attenzione della Direzione distrettuale antimafia.

Del caso si occupa la polizia che ha vagliato le immagini di una telecamera di sorveglianza posta sulla cassa del bar in cui è stata immortalata in particolare l'aggressione al barista. La donna è stata refertata in ospedale con 20 giorni di prognosi e il barista con 8 giorni. Nell'aggressione sono stati danneggiati anche gli arredi del locale.

E intanto oggi il bar è regolarmente aperto. Ma da quel giorno sembra che gli aggressori non siano più entrati all'interno.

Le reazioni «Uniti contro la criminalità.
Le immagini dell'aggressione dei Casamonica nei confronti di una donna disabile e un barista sono inaccettabili. Le istituzioni non abbassano lo sguardo. #FuoriLaMafiaDaRoma». Lo scrive su twitter la sindaca di Roma Virginia Raggi.

Ultimo aggiornamento: Lunedì 7 Maggio 2018, 20:22
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